Da un’azienda svedese ci si aspettava forse un maggiore rispetto dei diritti umani. Eppure Ikea ha eliminato le immagini di donne dal suo catalogo distribuito in Arabia Saudita, per non incorrere in polemiche.
Le foto sono le stesse del catalogo europeo: un bagno bianco con specchi e lavandino, una camera con molti letti colorati, ma nella versione saudita ci sono solo uomini, le donne sono scomparse, rimosse da tutte le foto.
La differenza è stata notata dall’edizione svedese del giornale di free press Metro che ha messo a confronto le immagini del catalogo europeo e di quello saudita.
«Stiamo pensando assieme ai partner sauditi come risolvere la questione», ha detto la portavoce di Ikea Ulrika Englesson Sandman, spiegando come uno dei problemi di Ikea, ogni volta che entra in un mercato nuovo, sia quello di trovare un compromesso con leggi, valori e cultura locali.
La vicenda ha suscitato reazioni molto accese in Svezia, Paese sempre molto attento al rispetto della parità tra i sessi. «Non si possono cancellare le donne dalla realtà. Non permettendo loro di essere viste o sentite, o di lavorare, l’Arabia Saudita spreca metà del suo capitale intellettuale», ha affermato il ministro del Commercio, Ewa Bjorling e il ministro degli Affari europei Eva Birgitta Ohlsson ha definito la decisione dell’azienda “Medievale”.
In risposta l’azienda ha diffuso una nota in cui si dice dispiaciuta per l’accaduto. «Avremmo dovuto reagire e capire che escludere le donne dalla versione saudita del catalogo è in contraddizione con i valori del gruppo Ikea», si legge nel comunicato.
Ikea, via le donne dal catalogo saudita. Ma l’azienda chiede scusa
04 Ottobre 201250
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