«L’ultima volta che dei militari italiani hanno sparato… abbiamo ucciso due pescatori in India». Le parole di Maurizio Crozza pronunciate nel corso della trasmissione “Di Martedì” su La 7, sembrano non essere piaciute proprio a nessuno. Sui profili dei social network dedicati a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono apparsi una sfilza di commenti contro il comico genovese.
Condanna dalla politica. Lo showman ha inserito i due marò in una parodia sull’intervento militare dell’Italia in Iraq: «Noi non siamo fatti per mostrare i muscoli – ha detto Crozza -. Non è nel nostro Dna». Poi la frase contro i due fucilieri italiani che ha scatenato aspre polemiche.
Elio Vito, deputato di Forza Italia e membro della Commissione Difesa, ha twittato: «I marò sono innocenti, ingiustamente trattenuti e detenuti dall’India da 1.326 giorni, non meritano ironie, battute ed offese da parte di Crozza». Ignazio La Russa di FdI ha così commentato: «Io che sono un amante della satira e che apprezzo l’ironia e la capacità graffiante di Crozza, non ho dubbi nel condannare senza mezzi termini la sua inaccettabile frase sui marò oltre che in generale la sua opinione sulle nostre Forze armate. Si tratta di “fuoco amico”, che colpisce alle spalle chi già sta pagando senza alcuna colpa la ignavia dei nostri governi».
“Si informi”. Indignati anche i parenti dei due marò: «Se parla così, sicuramente non è informato, soprattutto alla luce delle ultime novità- ha detto Paola Moschetti Latorre, compagna del fuciliere Massimiliano-. Non è bello che dopo tre anni e mezzo ci sia ancora chi si esprime senza cognizione di causa. Si è trattato di una battuta non rispettosa nei nostri confronti e soprattutto verso Salvatore Girone che è ancora bloccato in India”.
Critico anche il generale Mauro Del Vecchio, già comandante delle operazioni in Bosnia, Macedonia, Kosovo ed Afghanistan, ed ex parlamentare del Partito Democratico: «È ingiustificata ed inaccettabile la satira di Crozza nei riguardi dei marò, che da tempo aspettano un regolare processo sulla vicenda che li riguarda- ha detto il generale-. Ugualmente gravi sono le valutazioni sulle capacità dei militari italiani che, a differenza di quello che afferma Crozza, da decenni operano con grande capacità, equilibrio e determinazione in tanti teatri operativi molto complessi e pericolosi».
Domenico Cappelleri