“Questa terra è stata benedetta con enormi doni e opportunità. Prego affinché siate generosi custodi delle risorse umane e materiali che vi sono state affidate. Dio benedica l’America”. Così papa Francesco ha salutato la folla accorsa all’aeroporto internazionale di Philadelphia per vederlo ancora una volta prima del suo rientro in Italia. Il suo aereo, un Being 777 dell’America Airlines, è decollato stanotte, poco prima delle due ora italiana, ed è atterrato a Ciampino intorno alle 10. “Le vostre attenzioni nei miei confronti e la vostra accoglienza – ha aggiunto Bergoglio, prima del decollo – sono segno del vostro amore per Gesù e della vostra fedeltà a Lui”.
Sette voli e ventisei discorsi sostenuti in inglese e in spagnolo. È durata otto giorni la permanenza del pontefice in America: un viaggio storico, il decimo all’estero e più lungo del suo pontificato, che lo ha portato prima a Cuba e poi negli Stati Uniti.
E dopo Washington e New York, l’ultima tappa è stata Philadelphia dove ha incontrato alcune vittime di abusi sessuali da parte di ecclesiastici. Il Papa ha ascoltato le loro testimonianze, ha pregato con loro e poi li ha salutati uno ad uno. “Provo vergogna – ha detto in spagnolo – Dio stesso piange”. Ha rinnovato il suo impegno perché tutte le vittime siano ascoltate e trattate con giustizia, i colpevoli puniti e i crimini combattuti con una efficace opera di prevenzione nella Chiesa e nella società. “Prometto che tutti i responsabili saranno puniti – ha aggiunto – Questi crimini non possono essere mantenuti in segreto per tanto tempo”. E proprio condannando la pedofilia, Bergoglio ha aperto l’incontro con i vescovi, ospiti del VIII Incontro mondiale delle famiglie. “La famiglia per la Chiesa – ha spiegato – non è prima di tutto un motivo di preoccupazione, ma la felice conferma della benedizione di Dio al capolavoro della Creazione. Ogni giorno, in tutti gli angoli del pianeta, la Chiesa ha motivo di rallegrarsi con il Signore per il dono di quel popolo numeroso di famiglie che, anche nelle prove più dure, onorano le promesse e custodiscono la fede”.
Ma non è tutto oro quello che luccica. A condizionare pesantemente la contemporaneità è il consumismo, responsabile di una società che non genera legami ma cultura dello scarto. “Il mondo pare sia diventato un grande supermercato – ha spiegato Francesco – c’è una ricerca sfrenata di sentirsi riconosciuti e per paura di rimanere soli si insegue il consenso della folla. La società trovi una legislazione capace di difendere le famiglie”.
Maria Lucia Panucci