È ormai pronto il decreto con cui daremo l’addio al corpo forestale dello stato. Entro la fine dell’anno – come già annunciato dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia – saranno più di 7mila a lasciare la divisa verde della forestale. La gran parte verrà riassorbita all’interno dell’Arma dei carabinieri, gli altri (poche centinaia) si divideranno tra polizia, vigili del fuoco e finanza. Una decisione presa da tempo, con il placet della presidenza del Consiglio e dei vertici dell’Arma, motivata dalla necessità di alleggerire e semplificare la macchina della pubblica amministrazione.
Intanto, Cgil, Cisl e Uil si riuniranno oggi, con un’assemblea nazionale convocata al ministero delle Politiche agricole. La forestale è l’unica forza di polizia specializzata nella prevenzione dei reati ambientali e nella lotta alle eco-mafie, spiegano i sindacati, che si oppongono inoltre alla militarizzazione improvvisa di un corpo di polizia civile. Anche sul risparmio preventivato dal ministero – principale motivo dell’accorpamento della forestale nell’Arma – le sigle sindacali esprimono scetticismo, mettendo sul tavolo le spese che dovranno coprire la nuova dotazione di divise e mezzi.