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Roma, Palazzo Farnese torna in auge con i Carracci delle meraviglie

di Maria Lucia Panucci17 Settembre 2015
17 Settembre 2015

farneseLa patina grigiastra e i dipinti lesionati sono solo un lontano ricordo. Torna al suo antico splendore la Galleria dei Carracci, uno dei capolavori di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata francese in Italia. Appare come era nel ‘600 quando i fratelli Annibale e Agostino, che le diedero il nome, realizzarono i meravigliosi affreschi sulla volta.
Si tratta del primo restauro completo della Galleria, un lavoro di squadra tra Italia, Francia e Stati Uniti, finanziato per 800 mila euro dal World Monuments Fund, la più grande organizzazione internazionale privata per la tutela dei monumenti storici nel mondo, e per 200 mila euro dalla Soprintendenza speciale del Polo museale di Roma.
Ci sono voluti 18 mesi per restituire bellezza e lucentezza al famoso dipinto “Trionfo di Bacco e Arianna”, commissionato ai due celebri pittori a inizio Seicento per celebrare il matrimonio di Ranuccio Farnese con Margherita Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Adesso la famosa volta è pronta a riaprire le sue porte al pubblico e per festeggiare l’evento Palazzo Farnese offre biglietti gratuiti sabato e domenica prossimi, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, con orari straordinari anche di notte. “Mai come in questo luogo – ha spiegato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – si capisce il significato della parola patrimonio dell’umanità. È da rimanere a bocca aperte”.
I 26 restauratori che hanno animato il cantiere sono intervenuti sui dipinti e sugli stucchi utilizzando tecniche innovative, come il laser e le iniezioni di resina invisibile per riparare le lesioni, mentre per la pulitura degli affreschi è stata usata acqua e carta giapponese. “La Galleria aveva degli strati di sporco – hanno raccontato Carla Giovannone ed Emanuela Ozino Caligaris dell’Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro – non c’era più questo rapporto perfetto tra la decorazione plastica delle pareti e quella dei dipinti murali. Ritrovare questo equilibrio è stato lo scopo di tutto il team”. Il lavoro certosino dei restauratori, coordinati da Paolo Pastorello, ha portato anche alla scoperta e al recupero di inedite iscrizioni e disegni, realizzati fra la fine del ‘600 e l’800 da artisti che visitavano e studiavano la Galleria. “Il risultato – ha commentato l’ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna – è la restituzione di quell’inno alla vita immaginato da Carracci, che esprime in pieno lo spirito del suo tempo e che finalmente rivediamo nella sua ‘verità”.

Maria Lucia Panucci

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