HomeCronaca Folla di studenti ai test di Medicina. Solo uno su sei ce la farà. Ed è polemica

Folla di studenti ai test di Medicina. Solo uno su sei ce la farà. Ed è polemica

di Maria Lucia Panucci09 Settembre 2015
09 Settembre 2015

I candidati al test d'ammissione (Foto Omniroma)

Sessanta domanda e cento minuti per rispondere. Ieri in tutta Italia sessantamila studenti hanno provato a rispondere al quizzone ministeriale per entrare alle facoltà di “Medicina” e “Odontoiatria”. Peccato che a conti fatti solo uno su sei ce la farà dato che i posti a disposizione totali sono rispettivamente 9530 e 792.
E così in attesa dei tanto temuti risultati scattano le prime proteste contro il numero chiuso.
Stamane all’alba un centinaio di studenti si sono presentati a Roma davanti agli uffici del Miur (ministero della Pubblica istruzione) per rivendicare il diritto all’accesso libero e per manifestare contro un sistema che di anno in anno mette sempre più paletti allo studio universitario. “No al numero chiuso – recita uno degli striscioni esposti sulle scalinate del Ministero – se non è aperta l’università non è buona”.
Secondo un’indagine condotta dall’Unione degli Universitari il 44% di corsi è ormai a numero programmato, il 5 % in più rispetto allo scorso anno. “E’ un paradosso tutto italiano – scrivono – perdiamo iscritti e immatricolati di continuo e invece di cercare di recuperarli, allarghiamo il numero chiuso e impediamo il libero accesso ai corsi. E questo in barba agli obiettivi europei di aumentare il numero dei giovani laureati fino al 40%, quando siamo fermi al 20%”.
Ma Roma non è stata l’unica città a protestare. A Monte Sant’Angelo e al Palapartenope di Napoli, dove si sono svolti i test, molti studenti si sono presenti coi genitori. A Foggia c’è stata qualche contestazione perché alcuni ritardatari sarebbero stati ammessi dopo l’apertura delle buste ministeriali ma dall’università negano irregolarità. E non è tutto. Sui social network abbondano i commenti negativi degli aspiranti medici che si sono sottoposti al test. “Ci vediamo l’anno prossimo caro test” twitta una Fede. “Solo una parola: impossibile”, taglia corto Niccolò.
Eh sì perché anche le domande non sono state esenti da polemiche. Per immatricolarsi servirà un punteggio di 33,70 ma questo, scrivono i responsabili del sito degli studenti “Skuola.net”, “è stato il punteggio realizzato nel 2014 dal meno bravo”.
Per gli esclusi la partita non è comunque chiusa: potranno infatti tentare il test l’anno prossimo e nel frattempo iscriversi, senza prova, a corsi di laurea che garantiscono esami compatibili con i corsi di Medicina quali Biotecnologie, Chimica, Scienze Biologiche.

Maria Lucia Panucci

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