Sembra chiuso il caso dell’omicidio di Macerata. Ad uccidere a coltellate i coniugi Paolo e Ada Marconi, la scorsa domenica, è stato un imbianchino macedone di ventotto anni. Ha confessato ieri notte nella caserma di Montelupone (Macerata), dopo un lungo interrogatorio, cominciato nel pomeriggio.
I tentativi di depistaggio. In un primo momento il giovane, padre di due figli, aveva cercato di accusare il coinquilino marocchino, di 40 anni, con cui divide un appartamento in contrada San Martino. I carabinieri hanno ascoltato la versione della moglie dell’imbianchino, e hanno raccolto le testimonianze di molti stranieri che vivono nelle campagne di Montelupone. Il ritrovamento di indumenti insanguinati e di parte della refurtiva, ha poi permesso di inchiodare l’assassino.
Il delitto. Secondo i carabinieri ha agito da solo. Nelle prime ore del mattino il macedone ha raggiunto il casolare dei due anziani con lo scooter dell’amico marocchino. Il mezzo è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona. Si è quindi introdotto nell’abitazione dei coniugi Marconi, per derubarli. Dopo aver brutalmente ucciso la coppia, il killer ha tentato di appiccare un incendio per cancellare le sue impronte. Adesso l’uomo si trova in stato di fermo. L’accusa sarà probabilmente di omicidio volontario aggravato.
di Annalisa Cangemi