Rivolta nella notte tra sabato e domenica al Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria. Alcuni nordafricani hanno dato fuoco ai materassi e danneggiato le stanze e poi hanno tentato la fuga. L’intervento dei vigili del fuoco e degli agenti del reparto mobile è stato immediato e la sommossa è subito stata repressa. Nessuno è quindi riuscito a fuggire. Ma un poliziotto è rimasto ferito e uno straniero è rimasto ustionato alle mani e ai piedi. Trasportato all’ospedale di Sant’Eugenio è stato dimesso con cinque giorni di prognosi.
A far scattare la protesta è stato l’ennesimo rifiuto di curare un ragazzo diabetico in sciopero della fame da due giorni contro l’attesa infinita di una risposta alla sua richiesta di asilo politico. Secondo quanto si legge sul blog www.mortidicie.org : “In seguito al malore, stando ai racconti, il ragazzo è svenuto e si trovava in condizioni pericolose anche perché diabetico, i compagni di cella hanno iniziato a gridare alle guardie di acconsentire a farlo uscire per ricevere cure in infermeria. Solo dopo mezz’ora il detenuto è stato portato in infermeria, mentre la rabbia montava. Durante questi momenti, un altro ragazzo che chiedeva informazioni sul compagno in infermeria è stato colpito a freddo da un agente di sorveglianza. Dopo questa ennesima provocazione è iniziata la protesta. Protesta che nel giro di poco tempo è diventata forte e molto determinata”.
Giulia Lucchini