Non sono certo giorni facili quelli che sta vivendo Ignazio Marino. Molto probabilmente sono i più difficili per il sindaco di Roma da quando siede in Campodoglio. Il primo cittadino della Capitale si trova ad affrontare diverse grane, in primis le dimissioni di Guido Improta, assessore ai trasporti, e quella molto probabile di Silvia Scozzese, titolare del Bilancio. Entrambi renziani.
Ma la bega più grande per il sindaco è rappresentata proprio da Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio ha di fatto scaricato il primo cittadino romano. “Marino non è in grado di proseguire. Su Roma ci saranno delle sorprese imminenti” avrebbe dichiarato, stando al ‘Corriere della Sera’ lo stesso premier ai suoi fedelissimi. Pronta la smentita da parte della Presidenza del Consiglio ma ormai l’aria che si respira all’interno del Pd sa di ‘condanna a morte’ per Marino, colpevole di aver sfidato Renzi durante la festa dell’Unità dello scorso giorno quando il sindaco parlò della “destra senza vergogna” che dovrebbe “tornare nelle fogne” ma soprattutto dichiarò “vedremo chi la vince” in riferimento ai suoi detrattori. Tra questi, evidentemente, anche Renzi.
Lo strappo ormai è irrecuperabile e l’ultimo giorno al Campidoglio del primo cittadino potrebbe essere il 10 luglio, giorno in cui è attesa la presentazione della relazione del prefetto Gabrielli in riferimento agli ultimi fatti di Mafia Capitale.
Mario Di Ciommo