Renzi attacca, Marino risponde. Non è rimasto sulla difensiva il sindaco di Roma e alle parole del premier che lo ha invitato a lasciare, il primo cittadino della Capitale ha replicato: «Lo invito a fare una passeggiata tra 15 giorni ai Fori per vedere la strada finalmente libera dai camion bar». Marino è convinto di farcela: entro il 10 luglio, l’area che va dal Colosseo ai Fori Imperiali, passando per il Pantheon e Piazza di Spagna, verrà liberata dalla presenza camion bar, da più di vent’anni presenti in tutte le piazze e a ridosso dei monumenti più rappresentativi della Capitale. Inizialmente il sindaco aveva fissato la data limite per il 24 giugno ma oggi non si è registrato nessun trasloco. Niente vigili a intimare di spostare le postazioni, l’amministrazione capitolina si è presa qualche altro giorno di tempo. Ma non ci saranno altri rinvii. «Faremo quanto promesso, restituendo a romani e turisti una città più bella e ordinata», ha ribadito il sindaco, dopo aver definito la sua una «giunta di sognatori».
Entro venerdì 10 luglio, dunque, il volto del centro storico di Roma cambierà. Verranno spostate 76 postazioni in totale. I camion bar traslocheranno verso lungotevere Oberdan, lungotevere Testaccio, lungotevere Maresciallo Diaz e via della Piramide Cestia. Il sindaco ha assicurato che al loro posto non subentreranno venditori irregolari: «ll prefetto Gabrielli coordinerà la task force che mette insieme tutte le nostre forze dell’ordine in modo da prevenire l’arrivo di abusivi».
«Non c’è alcuna volontà di criminalizzare un’intera categoria di lavoratori e operatori ma stiamo mettendo in pratica la strategia che avevamo annunciato mesi fa», hanno dichiarato gli assessori Marta Leonori e Maurizio Pucci. «Abbiamo il compito di tutelare un’area così preziosa che costituisce un patrimonio della città e del mondo», hanno chiosato i due politici, autori della determinazione dirigenziale che indica il Lungotevere quale luogo deputato a ospitare i nuovi stalli.
Quello che Marino definisce «un sogno», sembra essere un incubo per i venditori di porchetta e bibite. La replica degli ambulanti, infatti, non si è fatta attendere. In loro nome ha parlato il presidente dell’Apre Confesercenti Alfiero Tredicine: «Siamo disposti a trattare con l’amministrazione. Aspettiamo risposte in merito alla nostra proposta di ridurre le postazioni del 50%, altrimenti combatteremo in tutte le sedi». I venditori ambulanti sono pronti alla serrata: «Siamo intenzionati a proclamare lo sciopero a oltranza finché non saremo convocati dal sindaco. Porteremo i camion bar sotto il Campidoglio e resteremo lì», ha chiosato Tredicine, che già ad agosto aveva reagito alla stretta annunciata dall’amministrazione capitolina con parole durissime: «La stanno sparando grossa, questi sono atti persecutori contro la categoria». Lo scontro tra Marino e i gestori dei camion bar si preannuncia bollente.
Valerio Dardanelli