Alexis Tsipras (nella foto con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker) prepara le nuove mosse in vista del vertice di Bruxelles nel quale si deciderà il destino della Grecia. Il primo ministro ha riunito l’esecutivo nazionale e ha preparato una lista di proposte da presentare ai creditori internazionali, con l’obiettivo di far sbloccare alla Bce i 7,2 miliardi di prestito richiesti entro la fine di giugno. Durante le consultazioni del governo, Tsipras ha chiamato Angela Merkel, Francois Hollande e il numero uno della Commissione europea per rifinire i particolari in vista di un possibile accordo, il leader ellenico auspica stavolta che si possa trovare una soluzione definitiva al problema. Nella serata di ieri intanto sono arrivati segnali di ottimismo, secondo fonti ufficiali, le proposte del governo di Atene sono una buona base per trovare una soluzione. A rilasciare dichiarazioni in tal senso è stato Martin Selmayr, capo di gabinetto del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker: “Le nuove proposte greche rappresentano una buona base per fare progressi al summit di domani dell’Eurozona, ma vanno prese con le pinze”.
Le nuove proposte. Secondo alcune indiscrezioni, tra le nuove misure proposte dovrebbero esserci un meccanismo per bloccare le finestre di prepensionamento dal gennaio 2016, maggiore rigore sugli assegni previdenziali più alti e una modifica alle aliquote Iva che interesserebbe solo marginalmente farmaci ed elettricità. Per il resto sono previsti provvedimenti di cui si parla da giorni: il taglio automatico della spesa in caso di sforamento della soglia “deficit zero” e misure fiscali di tipo permanente pari al 2% del Pil (i creditori vorrebbero interventi almeno per il 2,5%). Per quanto riguarda il prelievo fiscale di solidarietà sarebbero interessate solo le persone che guadagnano più di 30mila euro l’anno e società che hanno utili superiori ai 500mila euro.
Ansia greca. Stando alle dichiarazioni del vice ministro delle Finanze greco Dimitris Mardas all’agenzia di stampa Ana, tutto lascia pensare che l’accordo stavolta verrà siglato. Nonostante l’ottimismo delle istituzioni greche, cresce l’ansia tra i risparmiatori che hanno già ritirato depositi per il valore di 4 miliardi di euro. Ad Atene, in queste ore, è difficile trovare bancomat con contante disponibile.
Domenico Cappelleri