HomeCronaca Elezioni Comunità ebraica, oggi lo scrutinio. Tre donne si sfidano alla presidenza

Elezioni Comunità ebraica, oggi lo scrutinio. Tre donne si sfidano alla presidenza

di Alessandra Aurilia15 Giugno 2015
15 Giugno 2015

Verranno resi noti questa sera i risultati delle elezioni della comunità ebraica di Roma, che ieri ha chiamato alle urne i suoi 11mila votanti per rinnovare la Consulta e i 27 membri del Consiglio cui spetterà l’elezione del nuovo presidente. E sarà probabilmente una donna a raccogliere l’eredità di Riccardo Pacifici, che lascia la guida della Comunità dopo 7 anni e 3 mandati consecutivi (due da vicepresidente e l’ultimo da Presidente). «Continuerò a seguire le vicende comunitarie – ha dichiarato – anche se ho appena accettato un importante incarico del mondo ebraico internazionale e questo è un riconoscimento al lavoro fatto, un premio per Roma».

Quest’anno, e per la prima volta nella storia politica della comunità più antica d’Europa, a contendersi la poltrona da presidente sono addirittura tre donne contro un solo uomo.
La candidata favorita sembra essere Ruth Dureghello, già Assessore alla scuola della Comunità, da anni al fianco di Riccardo Pacifici e in corsa con la lista da lui fondata, “Per Israele”. La sua vittoria garantirebbe una continuità con la politica sostenuta dal presidente uscente. «Daremo voce a tutte le istanze comunitarie – ha assicurato la Dureghello – Non ho un solo competitor, ma tre e sono tutte persone preparate e di buon livello».

A rincorrerla c’è la giornalista ed ex parlamentare Pdl, Fiamma Nirenstein, alla guida della lista “Israele siamo noi”, editorialista de Il Giornale ed esperta di politica estera e di Medio Oriente: «Mi è sembrato giusto accettare la candidatura perché, ora più che mai, c’è una dimensione internazionale che attraversa il tema degli ebrei in Europa e del dilagare dell’Islam – ha spiegato – Io mi oppongo all’immagine degli Ebrei che camminano a capo chino nelle città europee per paura della violenza islamica. Voglio che la comunità romana diventi il simbolo del riscatto ebraico in un’Europa impaurita dall’integralismo e dal terrorismo».

La terza candidata in lizza è la dirigente in campo educativo e sanitario, Claudia Fellus, nata a Tripoli e trasferitasi in Italia nel 1967 dopo essere fuggita dalla Libia, sposata per 28 anni allo scrittore e giornalista di Repubblica, Mario Pirani, scomparso ad aprile. La sua lista, “Binah”, è composta di sole donne e rappresenta la vera novità di queste elezioni, con la speranza di intercettare il voto di quanti gli scorsi anni hanno disertato le urne. «Siamo una ventata di aria fresca – ha dichiarato la Fellus – tutte donne perché l’esperimento due anni fa con l’Unione è andato bene. Siamo giovani, imprenditrici, madri e mogli».

È una dura sfida per l’unico candidato uomo, l’imprenditore, nonché compagno di scuola di Pacifici e suo testimone di nozze, Maurizio Tagliacozzo – figlio di Sergio, presidente della Comunità negli anni ’80 – che si presenta con la lista “Menorah”, insieme al medico Guido Coen, l’avvocato Roberto Coen e lo psicanalista David Meghnagi. «La mia lista – ha raccontato Tagliacozzo al Messaggero – vuole rappresentare la trasversalità di professionisti, commercianti, ambulanti e imprenditori di ogni settore nonché la trasversalità anagrafica». «Il mio obiettivo – ha continuato – è quello di tenere sotto controllo l’emergenza sociale, in particolare i piccoli commercianti colpiti da questi anni difficili.

Alessandra Aurilia

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