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Migranti, a Roma e Milano stazioni ferroviarie al collasso

di Federico Capurso12 Giugno 2015
12 Giugno 2015

20150611_100030_migranti10L’emergenza immigrazione travolge gli scali ferroviari più trafficati d’Italia. Nella Capitale ci sono stati momenti di tensione alla stazione Tiburtina dove erano accampati da giorni, in situazioni di grande degrado, centinaia di migranti pronti a ripartire per il Nord Europa. La polizia è intervenuta ieri pomeriggio per procedere all’identificazione ma in molti sono scappati perché, con una schedatura, sarebbe stato molto più difficile varcare la frontiera. Lo stazionamento dei migranti a Tiburtina è dovuto alla sospensione degli accordi di Schengen per la libera circolazione, che tornerà in vigore il 15 giugno. Al termine dell’operazione della polizia, sono solo in venti a salire sul pullman azzurro che li condurrà all’ufficio immigrazione della questura. A Roma, dati del Campidoglio, ne arrivano circa un migliaio ogni quattro giorni.

Alla stazione Centrale di Milano è stato invece chiesto e ottenuto dal Comune un presidio mobile da parte dell’Asl e della Croce Rossa per soccorrere le centinaia di somali ed eritrei che da giorni bivaccano nei paraggi dello scalo. A mettere in agitazione l’amministrazione meneghina, la probabilità che si presentino nuovi casi di scabbia tra i migranti. Non si fa attendere la reazione del segretario del Carroccio, Matteo Salvini: «Vadano ad abbracciare Renzi e la Boldrini». Ma dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco, in visita a Milano per l’apertura del padiglione del Vaticano a Expo, arriva il severo monito al leader della Lega: «Non si deve alimentare la paura».

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