Presto, prestissimo, fin troppo. L’avvio delle prove per il “concorsone” indetto dalla Rai per cento posti a tempo determinato è stato confermato proprio stamattina. L’appuntamento è all’Umbria Fiere di Bastia Umbra, alla 10.30 del il 1 luglio per la prima selezione, un test a crocette di cultura generale. Il paradosso? Dopo oltre un anno di attesa (il bando è uscito ad aprile 2014), agli oltre 5mila candidati la comunicazione ufficiale è arrivata soltanto oggi, a tre settimane dall’inizio. Le prime conferme erano arrivate ai sindacati regionali da un comunicato dell’Usigrai, la sigla che riunisce i giornalisti di viale Mazzini. C’era un’anticipazione sul numero degli iscritti, sulla società a cui è affidata la prima prova (quella ridurrà a 400 gli aspiranti giornalisti Rai) e sul calendario di massima, con prove pratiche già dalla prima metà di luglio e fino a ottobre.
Sempre secondo l’Usigrai, la commissione valutatrice sarà composta da sette membri. Ormai quasi certa la scelta dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli come presidente; gli altri membri dovrebbero essere ex giornalisti Rai. Ci sarebbero fra loro – ma sono sempre voci – Alberto Maccari, predecessore di Mario Orfeo alla guida del Tg1; l’ex quirinalista Daniela Tagliafico; Filippo Anastasi, vaticanista con Giovanni Paolo II; Fabrizio Maffei, ex direttore di Rai Sport e Alessandro Casarin, ex direttore della Tgr.
Risolto, poi, anche il giallo della sede in cui si terranno le prove. Da giorni il sito dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia dava per certa la scelta di Bastia Umbra, cittadina di 21mila abitanti nel cuore della provincia di Perugia. Una decisione che, di primo acchito, sembra quantomeno bizzarra: anche se dispone di un grande polo fieristico e si trova in una posizione piuttosto centrale lungo lo Stivale, Bastia non è semplicissima da raggiungere con i mezzi pubblici, né dispone di strutture ricettive in grado di accogliere i 5mila candidati, che si preparano già a sparpagliarsi sul territorio di tutta la provincia. Sul forum online nato per l’occasione i candidati non risparmiano l’ironia: “Perché Bastia e non, che so, Canicattì o Domodossola? A Roma era troppo banale?”, si chiede qualcuno, mentre altri suggeriscono di attrezzarsi con le tende canadesi e organizzare una mini-Woodstock.
Enzo Iacopino non ha risparmiato le critiche all’organizzazione del concorso: “Un comportamento indecente” – ha scritto su Facebook qualche giorno fa il presidente dell’Ordine dei giornalisti – testimonianza di “un’idea molto curiosa della trasparenza” da parte dei vertici del servizio pubblico. Dopo lunghi silenzi e rinvii, quando ormai molti credevano che il concorso sarebbe stato annullato, ha fatto notare ancora Iacopino, adesso i colleghi avranno insomma meno di tre settimane per prepararsi al concorso. Quello che molti vedono come l’occasione professionale di una vita.
Anna Bigano