“Cari fratelli di Bosnia ed Erzegovina, vengo tra voi per sostenere il dialogo ecumenico e interreligioso e soprattutto per incoraggiare la convivenza pacifica nel vostro Paese. Vi invito ad unirvi alle mie preghiere, affinché questo viaggio apostolico possa produrre i frutti sperati per la comunità cristiana e per l’intera società”. Queste le parole di papa Francesco contenute in un videomessaggio trasmesso a pochi giorni dalla partenza per Sarajevo, prevista per domani. Il senso della visita è racchiuso proprio nel motto “la pace sia con voi”, scelto dal pontefice per manifestare fratellanza tra le religioni e vicinanza spirituale. Il cardinal Vinko Puljic, che guida la chiesa di Bosnia-Erzegovina da venticinque anni, ha espresso grande entusiasmo per l’appuntamento di domani, affermando che: “la mia Sarajevo, dimenticata per tanto tempo, riprenderà speranza. Il Pontefice ci darà coraggio”. Fu proprio Puljic ad accogliere Giovanni Paolo II nel 1997, quando con il suo viaggio apostolico nella capitale bosniaca, sancì di fatto la fine delle atrocità della guerra civile.
Intanto, ieri, durante la messa celebrata nella basilica di San Giovanni in Laterano, prima della tradizionale processione lungo via Merulana fino a Santa Maria Maggiore, Francesco si è nuovamente pronunciato sui pericoli della corruzione. “Noi ci disgreghiamo – ha affermato – quando non siamo docili alla parola del Signore, quando non viviamo la fraternità tra di noi, quando gareggiamo per occupare i primi posti, quando non troviamo il coraggio di testimoniare la carità, quando non siamo capaci di offrire speranza”. Ha sottolineato poi come i “buoni cristiani” debbano necessariamente “preservarsi dalla corruzione”.
E’ attesa per il 18 giugno, invece, la pubblicazione dell’enciclica sull’ambiente, dedicata alla custodia del creato, tema che da sempre è tra le priorità del Santo Padre. Dalle indiscrezioni avrà per titolo “Laudato sii”. Per quanto riguarda i contenuti del testo – incentrati sul tema dell’iniquità delle risorse, sul problema della fame e dello spreco del cibo – come ha chiarito il cancelliere della Pontificia Accademia per le Scienze Sociali, Mons. Marcelo Sanchez Sorondo, saranno necessariamente pastorali, senza “contenere argomentazioni scientifiche”.
Cecilia Greco
