I fornelli sono spenti da un po’ ma si continua ancora a parlare di “Masterchef”, il talent culinario che va in onda su Skyuno. Ad essere sotto i riflettori è Stefano Callegaro che lo scorso 5 marzo si è portato a casa il titolo di miglior aspirante cuoco d’Italia. Peccato che secondo “Striscia la Notizia” Callegaro non era alle prime armi quando ha partecipato al reality. Dopo aver intervistato alcuni di quelli che si presentavano come suoi ex colleghi, il tg satirico di Antonio Ricci ha sempre accusato il trionfatore del reality di essere uno chef professionista e di essere stato per diversi anni promoter della Knorr. Se così fosse la sua vittoria a “Masterchef” come miglior cuoco amatoriale sarebbe fasulla.
Nonostante Callegaro abbia sempre negato le accuse, ora anche Magnolia, la società che produce il talent, vuole vederci chiaro e per difendere la credibilità del suo programma porta in tribunale il vincitore. “Non vi è evidenza documentale di attività svolte riconducibili al lavoro di cuoco e quindi in violazione del regolamento del programma”, ha spiegato in un comunicato Magnolia. “Tuttavia – si legge ancora nel comunicato – poichè risultano testimonianze in contraddizione abbiamo deciso di agire giudizialmente per arrivare ad un accertamento della situazione”.
La casa di produzione non ha mai chiesto a Striscia di poter entrare in contatto con gli chef che avevano testimoniato sulla formazione professionale di Callegaro ma dopo tre mesi d’indagine si è decisa a far chiarezza. “Ci sono voluti 38 servizi – hanno esultato da Striscia – ma alla fine Magnolia si è convinta che c’era stato qualcosa di anomalo nella quarta edizione di MasterChef,”. Anche gli altri concorrenti, che hanno sempre creduto di giocarsi la vittoria ad armi pari, hanno deciso di procedere per vie legali e a rappresentarli è Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione del talent, appassionata di cucina ma che di professione fa l’avvocato. “Proprio perché ho dato tutta me stessa per vincere questo titolo – ha spiegato – voglio difenderlo. C’è una parte di me che spera che tutto questo non sia vero”.
Ora spetta solo al giudice decretare il verdetto finale e di certo non sarà il famoso risotto di Stefano Callegaro a convincerlo.
Maria Lucia Panucci