HomeCronaca Roma, “Marino vattene”: i sindacati uniti protestano contro le politiche del Campidoglio

Roma, “Marino vattene”: i sindacati uniti protestano contro le politiche del Campidoglio

di Maria Lucia Panucci26 Maggio 2015
26 Maggio 2015

PERIFERIE, SU NOTE INNO MAMELI PARTITO CORTEO: "MARINO VATTENE" - FOTO 12Tutti contro Marino. Per la prima volta Cgil, Cisl e Uil sono scesi in piazza insieme per dire basta alle politiche del Campidoglio. Sabato scorso a gridare “Marino vattene” c’erano anche dipendenti comunali, tassisti, autisti dei bus e diversi agenti della Polizia Locale, stanchi di vedere Roma allo sbando. In centinaia hanno percorso le vie del centro, partendo dall’Esquilino fino ad arrivare a piazza Santi Apostoli.
Tanti i motivi della protesta: la pressione fiscale, l’emergenza abitativa, l’abbandono delle periferie, i servizi pubblici sempre più scadenti, il degrado della città.
Una crisi che si può toccare con mano, semplicemente guardano i numeri. Secondo la Caritas negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale dei romani a rischio povertà: in 200mila mangiano a giorni alterni mentre oltre un milione è al di sotto degli standard di sopravvivenza. La tassazione locale è tra le più alte d’Italia e con la giunta Marino è cresciuta ancora. I disoccupati a fine 2014 erano 225mila, 14 mila in più rispetto all’anno scorso, con un incremento del 126% dal 2007. Gli ultimi dati Istat confermano che ormai i giovani senza lavoro sfiorano il 50% del totale. E la cassa integrazione, che pure sembrava aver subito una battuta d’arresto, è tornata a impennarsi. Anche la classe media è in caduta libera. Nel 2010 rappresentava il 55% della popolazione mentre ora è al 47. Se la piccola borghesia piange, i ricchi non ridono di certo: nello stesso periodo sono precipitati dall’8% a poco più del 3. E non è tutto. La Confcommercio lancia l’allarme per il declino dei consumi che ha costretto ben 500 negozi ad abbassare definitivamente la saracinesca nei primi quattro mesi del 2015, oltre 2mila dall’inizio del 2014.
Una situazione a dir poco nera che, secondo Claudio di Berardino, segretario generale della Cgil Roma-Lazio, va risolta subito: “O si cambia, o i sindacati uniti continueranno ad essere in prima linea per un rinnovamento radicale di questa nostra città – ha spiegato. – Noi non lasceremo da soli i lavoratori. Ora inizia una fase nuova”. Secondo il segretario in cima ai problemi da risolvere c’è la questione fiscale: “Le tasse – ha aggiunto Berardino – vanno abbassate a cominciare dall’Irpef che deve essere rimodulata per far pagare di più i redditi alti e meno quelli bassi”. Ma anche l’occupazione è una vera emergenza: “Sindaco e giunta devono capirlo – ha sottolineato – Alberto Civica, segretario della Uil Roma-Lazio – e decidere di governare davvero questa città: basta con la politica degli slogan, servono i fatti”. E attacca: “Senza 24mila dipendenti Marino non lo fa il Giubileo. Non va da nessuna parte”.

Maria Lucia Panucci

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