Roma, Lazio e Napoli lasceranno i propri tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo. Davanti ci sono ancora 180 minuti da giocare (270’ per il Napoli che stasera alle 20:45 affronta il Cesena) che decideranno il secondo posto, utile per l’accesso diretto alla Champions League e più di 50 milioni di euro come premio.
La prossima giornata, la 37°, è quella che sostanzialmente deciderà quasi tutto. Da una parte il derby capitolino Lazio- Roma che in caso di vittoria di quest’ultima darebbe la certezza matematica del secondo posto ai giallorossi mentre un pareggio permetterebbe di mantenere comunque il secondo posto respingendo l’assalto della Lazio. In caso di sconfitta invece, la squadra di Pioli andrebbe a quota 69 scavalcando proprio la Roma che resterebbe a quota 67.
Dall’altra parte il Napoli è chiamato a vincere cercando di approfittare del duello tra Lazio e Roma. In caso di sconfitta la squadra di Benitez resterebbe in corsa per un posto in Champions solo con una vittoria della Roma. Se invece Juve-Napoli, in programma per l’ultima di campionato, finisse in parità una vittoria della Lazio nel derby darebbe alla squadra di Pioli un vantaggio di cinque punti sugli azzurri che a quel punto direbbero addio al terzo posto.
Ma c’è un’altra ipotesi: se la Lazio battesse la Roma e il Napoli non dovesse battere la Juve all’ultima giornata di campionato la squadra di Pioli sarebbe matematicamente in Champions League.
La cosa certa invece è che dopo 11 anni, il Cagliari torna in serie B tra le contestazioni fortissime dei tifosi delusi e le lacrime di due bandiere come Cossu e Conti. L’ultima retrocessione risale a quindici anni fa, stagione 1999-2000, poi il ritorno in A nel 2003-2004.
Carlotta Dessì