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Migranti: l’UE trova l’accordo, centri d’accoglienza in ogni singolo Stato

di Mario Di Ciommo14 Maggio 2015
14 Maggio 2015

federica mogherini

A sorpresa l’intesa è stata trovata. Nonostante l’opposizione degli stati dell’est, l’Europa riesce a unirsi sul fronte migranti e a trovare un accordo di massima sulla distribuzione delle persone attualmente presenti in Europa.
È un passaggio storico per la storia recente dell’Unione, spesso divisa e distante sulla questione sbarchi, venuta prepotentemente agli oneri delle cronache negli ultimi mesi e quindi non più tralasciabile. A guidare la discussione è stato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ma un ruolo decisivo lo si deve attribuire anche all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza , Federica Mogherini (nella foto).
Nodo cruciale dell’intesa è la distribuzione obbligatoria dei profughi in tutti i paesi dell’unione, esclusi Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca che beneficiano di un accordo precedente stipulato con la stessa Unione Europea denominato ‘opt out’ e che consente a questi tre paesi di essere esentati dall’intesa. In particolare gli stati membri dovranno dividersi i migranti attualmente presenti nel continente in base a quattro parametri: la popolazione censita al primo gennaio 2014, il prodotto interno lordo del 2013, il numero di richieste di asilo richieste e accolte, il tasso di disoccupazione alla fine del 2014. Stando a queste condizioni il paese che accoglierà più migranti è la Germania, con una quota pari al 18,42%, seguito dalla Francia con il 14,17%, dall’Italia con l’11,84% (e 7 relativi centri di smistamento da 400 persone) e dalla Spagna con il 9,1%. A quante migliaia di persone corrispondano queste percentuali non è ancora dato saperlo e bisognerà aspettare la fine del mese e del relativo censimento in corso per avere dei dati precisi. Al momento gli unici numeri disponibili sono quelli che riguardano i richiedenti asilo in Europa, che nel 2014 sono stati 626715. Sul piatto l’Unione metterà da subito 60 milioni di euro per le ricollocazioni e 50 milioni per l’assistenza dei profughi.
“E’ una giornata veramente storica per l’Italia – ha detto Federica Mogherini – finalmente un peso e una responsabilità, che finora sono stati quasi esclusivamente italiani, diventano europei”. Soddisfazione per l’accordo espressa anche dal commissario Ue per l’immigrazione, il greco Dimitris Avramopoulos: “L’Agenda risponde all’immediata necessità di salvare vite e di assistere i Paesi in prima linea, includendo il rafforzamento della presenza in mare delle nevi Frontex”. Gli fa eco anche il vicepresidente della Commissione europea, l’olandese Frans Timmermans, che parla di misure che “aiuteranno a gestire meglio l’immigrazione e risponderanno alle giustificate aspettative dei cittadini”.

Mario Di Ciommo

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