Dopo oltre 35 anni di carriera arriva finalmente a Roma la mostra itinerante dedicata a Sergio Staino, uno dei vignettisti più irriverenti del nostro Paese, arguto critico del costume nazionale che si è saputo destreggiare con successo anche nella scrittura e nella regia cinematografica.
Un itinerario affascinante che ripercorre le diverse stagioni dell’autore e un titolo, “Satira & Sogni” che racchiude la filosofia a cui il fumettista si è sempre ispirato: “La satira non deve scivolare nel rancore e nella cattiveria – ha spiegato Staino in un’intervista esclusiva a Lumsanews durante la conferenza stampa di presentazione della mostra. – La satira deve essere sincera, nascere dalle passioni e dal sogno, rispecchiare la realtà, quella realtà che molti non hanno il coraggio di raccontare”.
L’esposizione viene inaugurata oggi e sarà aperta al pubblico fino al 23 agosto al Macro di Testaccio negli spazi della Pelanda dove tra disegni, acquerelli e lavori digitali si possono ammirare 300 opere che ripercorrono la storia d’Italia dalla fine degli anni ’70.
“Era molto tempo – ha confessato in conferenza stampa – che aspettavo questa mostra. Non perché la meritassi ma perché era l’ 85 quando l’Assessore Nicolini me la promise. Poi cadde la giunta e sono passati trent’anni”. E’ una mostra che, dopo i drammatici fatti di Parigi rivendica con forza il diritto di fare satira. “L’attacco degli jidahisti alla redazione di Charlie Hebdo è stato un semplice atto di violenza. – ha specificato Staino a Lumsanews – come potevano attaccare loro potevano colpire chiunque”. Non a caso il catalogo della mostra è dedicato al collega Georges Wolinski, una delle vittime dell’attentato. “E’ stato un duro colpo per la satira perdere questo grande maestro – ha raccontato ancora Staino – e anche per me è stata una grave perdita perché era un modello di vita e un amico indimenticabile. Dedicargli questo catalogo mi è sembrato il minimo che potessi fare”.
Dal “rottamatore” Renzi al “2 volte presidente” Giorgio Napolitano, dal “piazzista” Silvio Berlusconi all’“ex comico” Beppe Grillo. Staino, autore delle vignette di tanti personaggi della nostra politica, diventa per dieci minuti il bersaglio del comico Paolo Hendel che ha ripercorso in modo divertente e ironico la vita di questo grande artista come se lui fosse morto e la mostra rappresentasse una sorta di elogio funebre. E invece Staino era lì a godersi il comizio e a ridere di se stesso. Alla conferenza stampa era presente anche l’assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Marinelli che ha ricordato l’importanza della satira in Italia. “Siamo tutti un po’ cresciuti con Staino– ha detto la Marinelli – ci ha raccontato l’Italia in tutte le sue sfaccettature. Credo che la sua penna abbia veramente raccontato il paese nelle sue forme più semplici e spontanee e proprio per questo più vere”.
Oltre agli innumerevoli personaggi che hanno preso vita dalla matita di Staino i visitatori potranno ammirare i due grandi fondali del Teatro Ariston di Sanremo, che ha disegnato in occasione delle edizioni del Premio Tenco del 2006 e 2007, e un grande schermo su cui scorrono le immagini e le musiche di famose interpretazioni di Gaber e De André. La mostra non si esaurisce però al Macro. Una sezione “satirico-agro-alimentare” è allestita presso Eataly all’Ostiense.
Maria Lucia Panucci