Assaltato ieri notte il pronto soccorso di Tor Vergata, dopo un incidente stradale che ha visto coinvolto uno scooter travolto da un furgone in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca. Cinquanta, tra familiari e amici, hanno aggredito medici e infermieri rompendo alcuni mobili e prendendo a calci la porta del pronto soccorso, inferociti dal rifiuto del personale sanitario di mostrare subito il corpo del loro caro.
La vittima, Antonio M., di soli 20 anni, era il figlio di un esponente di spicco del clan camorristico di Afragola. Deceduto anche lui nel 2008, era stato condannato più volte per spaccio di stupefacenti. Dieci le volanti di polizia che sono dovute intervenire per riportare la calma al pronto soccorso, mentre l’aggressione proseguiva davanti agli altri pazienti in sala d’attesa.
Le dinamiche dell’incidente non sono ancora del tutto chiare. La polizia municipale ha disposto accertamenti tossicologici sul conducente del furgone, che a quanto pare ha travolto lo scooter a velocità sostenuta, invadendo la sua corsia. A nulla sono serviti i tentativi dei medici del 118 di salvare la vita del ragazzo, mentre la sua fidanzata, di 17 anni, ha riportato la frattura di alcune costole e un trauma cranico.