Piazza Madonna di Loreto, nel centro di Roma, è diventata oggi teatro di denuncia delle cosiddette morti bianche. In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza, i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil si sono riuniti per ricordare chi nel 2015 ha perso la vita sul lavoro. Lo hanno fatto posando sulla famosa scalinata dell’Altare della Patria 38 rose rosse e 38 caschi gialli, uno per ogni operaio morto in questi primi quattro mesi dell’anno, ognuno raccontato in poche righe.
I numeri sono allarmanti, non solo per quanto riguarda gli incidenti, ma anche sul fronte delle malattie professionali, aumentate del 50% negli ultimi anni. Lo confermano i tre segretari nazionali responsabili per la sicurezza Francesco Sannino (Feneal Uil), Franco Turri (Filca Cisl) ed Ermira Behri (Fillea Cgil), con i dati alla mano del 2014. La Lombardia è stata la prima regione per numero di vittime (86), seguita da Emilia Romagna (72), Puglia (68) e Piemonte (66). Il settore più colpito invece è risultato essere quello delle costruzioni: ben 140 sono i lavoratori edili morti nel 2014.
In occasione di questa giornata, Feneal, Filca e Fillea hanno anche inviato tre lettere, indirizzate al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti “per avanzare delle proposte concrete indispensabili a garantire la sicurezza e la dignità dei lavoratori dell’edilizia”.
Corinna Spirito