E’ salvo un neonato di quattro mesi che da sabato scorso era intrappolato tra le macerie provocate dal terremoto in Nepal. Il piccolo si trovava nella sua abitazione crollata a Bhaktapur, una delle città storiche della valle di Kathmandu, capitale del Nepal. E’ stato soccorso immediatamente. Ora si trova all’ospedale con diverse ferite ma fortunatamente è fuori pericolo.
Oltre al neonato altre persone sono state salvate da circa dieci team di soccorso stranieri che, giunti a Kathmandu per assistere i militari nepalesi, stanno lavorando incessantemente da ieri per salvare i superstiti ancora intrappolati sotto gli edifici crollati. Dopo ben 82 ore di agonia è stato recuperato nella periferia di Gongabu da una squadra franco-nepalese Rishi Khanal, un giovane di 28 anni. Buone notizie anche per il ventenne John K.C che, secondo quanto riferisce il quotidiano “Repubblica”, era intrappolato al secondo piano di un hotel ed è stato tirato fuori dai soccorritori della Armed Police Force. Una squadra di operatori britannici è invece a lavoro nel distretto di Sindhupalchowk che al momento conta ben 1.400 morti e sembra essere stata la zona più colpita dal terremoto.
Da 40 sono scesi a una decina gli italiani irrintracciabili in Nepal. A comunicarlo è la Farnesina: “Nelle ultime ore – ha comunicato in una nota – grazie alla ripresa parziale delle telecomunicazioni cellulari e al fatto che i soccorsi hanno potuto raggiungere alcune zone remote del Nepal, la ricerca costantemente effettuata dall’Unità di crisi del ministero degli Esteri ha dato i suoi esiti ed ha permesso di riprendere i contatti con alcuni connazionali che non si riuscivano a rintracciare”.
Maria Lucia Panucci