Dal primo maggio le banchine ferroviarie della stazione Termini saranno accessibili solo a chi è in possesso del titolo di viaggio. Tempi duri per i portoghesi, quindi, che verranno fermati prima di arrivare al treno, ma non solo. Le barriere bloccheranno anche la “microfauna” di truffatori e accattoni che brulica da anni tra i viaggiatori in partenza e in arrivo dalle grandi stazioni italiane. Avranno vita difficile -inoltre- i finti facchini che, approfittando della buonafede di persone anziane e turisti, estorcono quotidianamente “mance” salatissime per la restituzione delle valige.
Le barriere anti-mascalzoni, che a Roma Termini sono già state sperimentate per alcuni mesi disponendo nelle fasce orarie di maggiore affluenza delle transenne presidiate dai controllori, saranno attivate molto presto anche nelle stazioni di Firenze e di Milano. Un progetto per la sicurezza, quello elaborato dal gruppo Fs, in collaborazione con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni che, in un momento in cui resta latente il pericolo terroristico, rafforza senza creare allarmismi la sicurezza su un obiettivo particolarmente esposto (le tre stazioni coinvolte sono anche importanti nodi della rete ad alta velocità).
Resta il dubbio su cosa ne sarà di fidanzati, parenti e amici che, non avendo il biglietto, non potranno più accompagnare i loro cari fino alle vetture. Niente più fazzoletti bianchi e saluti dai finestrini o, come nel memorabile scherzo di Monicelliana memoria, simpatici schiaffoni agli ignari passeggeri affacciati alle carrozze in movimento.