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In quattro mesi lo stesso numero di rifugiati dell’intero 2014

di Flavia Testorio23 Aprile 2015
23 Aprile 2015

migrantiVentiquattro i corpi senza vita recuperati, ventotto i sopravvissuti. E di tutti gli altri migranti che erano sul barcone, quello che si è rovesciato lo scorso 21 aprile con a bordo oltre 800 persone, ancora non vi è traccia. Numeri che fanno già parlare della più grande tragedia nel Mediterraneo. Ma a perdere la vita quest’anno, secondo una nota pubblicata ad aprile dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), sono state circa 1.600 persone. Ovvero quasi la metà del totale (3.500) dell’intero 2014.

Ma il bilancio non si ferma qui. Unhcr, infatti, ha scritto nella nota che nei primi tre mesi del 2015 a sfidare le condizioni meteorologiche avverse delle acque italiane sono stati 10.165 tra rifugiati e migranti. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha invitato la comunità internazionale a impegnarsi per una “rapida, collettiva e coraggiosa azione” e per affrontare, dunque, l’aumento dell’immigrazione clandestina attraverso il Mediterraneo. L’Unicef ha poi avvertito che i rapporti di tragedie delle acque italiane stanno diventando “troppo frequenti e il costo umano troppo alto”, soprattutto per i bambini.

In Italia aumentano anche gli sbarchi. Secondi i dati del ministero dell’interno, infatti, nei primi due mesi del 2015 si è registrata un’impennata rispetto all’anno precedente. A gennaio sono stati 3459 (rispetto ai 2171 di gennaio 2014), mentre a febbraio ne sono stati registrati 4423 (rispetto ai 3335 di febbraio 2014).
E una volta arrivati sulle coste italiane, nel 21% dei casi a febbraio di quest’anno, profughi e rifugiati hanno scelto di rimanere in Sicilia, ospitati nelle strutture temporanee, nei Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) e nei centri del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Ma la presenza di migranti è forte anche nelle strutture del Lazio (13%) e di Puglia (9%) e Lombardia (9%).

Oggi, dopo i tragici fatti dei giorni scorsi, si terrà un Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. Il Consiglio è stato convocato su richiesta del governo italiano per presentare alcune proposte per modificare Triton, la missione finanziata dall’Europa per la difesa delle acqua internazionali.

Flavia Testorio

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