Nullatenenti e senza mezzi di sostentamento con un disperato bisogno di assistenza immediata. Sulla carta ovvio, non sul conto. Infatti, il controllo incrociato fatto dai vigili urbani con la collaborazione delle Poste ha portato alla scoperta di conti correnti intestati ai rom e libretti di risparmio per più di tre milioni di euro. Le somme trovate sui libretti variano da 656 mila euro a 378 e da 362 a 256 mila euro. Cifre altissime in mano a persone che in realtà venivano considerate indigenti. Per questo ieri alcuni abitanti dei campi rom sono stati sgomberati: 106 tra uomini, donne e bambini, 17 famiglie bosniache e una romena.
Roma appare offesa e umiliata. E anche Marino in una nota esprime la sua amarezza e preoccupazione: “La lotta per la legalità non è soltanto quella di Ostia dove ieri abbiamo abbattuto i chioschi abusivi e aperto i varchi per il mare. Oggi gli stessi principi di legalità vengono applicati nei campi rom. Chi non ha titolo di starci deve andare via, chi infrange la legge deve essere punito come prevedono le leggi. La violenza non è ammessa”. Infatti, qualche giorno fa i dipendenti dell’Ama sono stati aggrediti e pestati da un gruppo di rom, a Testaccio, che pretendevano di scaricare delle masserizie in un posto vietato.
Ieri invece, sempre un gruppo di giovanissimi rom si è tuffato nella fontana del Bernini, in piazza Barberini tra l’incredulità dei turisti. I ragazzi, fermati e trasportati in caserma, erano senza documenti ed è stato impossibile identificarli.
Carlotta Dessì