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CHAMPIONS LEAGUE: JUVENTUS DI RIGORE. A MADRID VINCE IL NERVOSISMO

di Domenico Cappelleri15 Aprile 2015
15 Aprile 2015

Soccer: Champions League; Juventus-Monaco

Novanta minuti separano la Juventus dalla semifinale di Champions League. I bianconeri si sono imposti 1-0 sul Monaco a Torino, grazie a un rigore di Arturo Vidal nella ripresa. Adesso per la squadra di Allegri basterà un pareggio o una sconfitta con un gol di scarto, segnando almeno una rete.

Partita di rigore. Allegri lo aveva previsto: «sarà una partita complicata». Detto fatto, la Juve esce dallo Stadium con un risicato ma prezioso 1-0 che le fa mettere un piede nella semifinale di Champions. Nel primo tempo le incursioni di Carrasco fanno venire i capelli bianchi a più di uno juventino allo Stadium. L’esterno sa puntare l’uomo e impensierisce diverse volte la retroguardia bianconera. Buffon è costretto a fare gli straordinari in due occasioni sulle conclusioni del numero 17 del Monaco. Nelle file juventine Pirlo tentenna, vedere il playmaker bianconero sbagliare tre passaggi di fila è cosa rara. A parte qualche sfuriata del Monaco, la prima frazione di gioco si chiude comunque con un sostanziale equilibrio. Nella ripresa l’episodio chiave del match: i monegaschi recriminano pesantemente per il rigore concesso al 57’ dall’arbitro Krovalec. Carvalho tocca Morata fuori area, l’attaccante bianconero “allunga la caduta”, per il fischietto ceco non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Vidal per scacciare i fantasmi dei penalties falliti contro l’Olimpyacos e il Cesena. Il cileno spiazza il portiere Subasic e la Juve va in vantaggio. A questo punto la vecchia signora controlla e porta a casa il risultato.

Derby infuocato. Nell’altro quarto tra Atletico e Real Madrid poche emozioni e botte da orbi. A parte lo scialbo 0 a 0, la partita ha offerto una gomitata di Ramos a Mandzukic in piena area, giudicata involontaria dall’arbitro Mazic, e un doppio colpo non visto di Carvajal, sempre in area e sempre a Mandzukic, a palla lontana con successivo tentativo di morso e pugno nello stomaco. Mario Suarez a fine partita ha commentato così: «Non si può mandare un arbitro serbo per questo tipo di partite, con tutto il rispetto». Più diplomatico l’allenatore dell’Atletico Simeone che ha dribblato le domande dei giornalisti con un secco: «Anche i direttori di gara possono sbagliare».

Tra otto giorni il ritorno dei quarti. La Juve punta alla semifinale europea tredici anni dopo quella giocata e vinta contro il Real Madrid. In quella stagione i bianconeri guidati da Marcello Lippi raggiunsero la finale contro il Milan per poi perdere ai calci di rigore.

Domenico Cappelleri

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