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Entusiasmo per Marchionne alla Fiat di Termoli. Dimenticati anni di sacrifici

di Raffaele Sardella10 Aprile 2015
10 Aprile 2015
Marchionne allo stabilimento Fiat di Termoli

Marchionne allo stabilimento Fiat di Termoli

Una visita in grande stile, con tanto di atterraggio in elicottero, e l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), Sergio Marchionne, fa dimenticare agli operai dello stabilimento di Termoli anni di bocconi amari.  “Siete un esempio di quei valori su cui abbiamo fondato Fca – ha sottolineato Marchionne rivolgendosi agli operai – il senso del dovere, l’etica del lavoro, la generosità nei momenti duri e il coraggio di spendersi in prima persona quando ce n’è bisogno». Insieme a queste parole di apprezzamento l’Ad annuncia investimenti per 500 milioni di euro, 50 nuove assunzioni e l’avvio della produzione di due nuovi motori per l’Alfa Romeo (il primo motore è un 4 cilindri a benzina con tecnologie avanzate e potenza elevata, il secondo è un 6 cilindri di derivazione Ferrari. La capacità produttiva installata sarà di oltre 200.000 motori in grado di soddisfare circa la metà dei volumi previsti nel piano Alfa Romeo al 2018.)

“Novità che portano una carica di entusiasmo per il Molise e per tutti noi”, è il commento del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. Il governatore della regione si dice felice per le opportunità che si aprono per le famiglie dei dipendenti e ringrazia la Fiat per la fiducia concessa alla regione. Nel trionfo generale nessuno fa cenno alla storia recente della factory molisana, che ha visto ridursi il numero dei dipendenti, nell’arco di 30 anni, da 3.600 a 2.400 circa. A ciò si aggiunge la cassa integrazione e le ferie forzate che hanno costretto ogni mese gli operai a lavorare 9 giorni e farne 11 di cassa, come denunciava qualche anno fa Riccardo Mascolo, segretario regionale della Fim-Cisl.

Erano assenti durante il discorso di Marchionne, inoltre, tutti i lavoratori precari ai quali non è stato rinnovato il contratto. Secondo il coordinatore provinciale del Si Cobas, Andrea Di Paolo, sono circa 400 i dipendenti con contratti provvisori e molti di loro – denuncia il sindacalista – sono stati rispediti a casa anche dopo 4 anni di lavoro.

Effetti fisiologici di un mercato verso il quale gli operai devono avere un atteggiamento costruttivo, continuando a lavorare  -per usare le parole di Marchionne- “in silenzio e con serietà”. L’atteggiamento “paziente” degli operai molisani sembrerebbe insomma molto apprezzata  dal manager chietino residente in Svizzera, pronto a trasformare lo stabilimento di Termoli in un esempio virtuoso per il resto degli impianti italiani. “In una società dove spesso la forma conta più della sostanza – ha concluso Marchionne – voi siete il simbolo di tutti coloro che lavorano in silenzio e con serietà, di chi alle parole preferisce i fatti, di chi si impegna per risolvere i problemi. Siete un esempio di quei valori su cui abbiamo fondato Fca”.

 

Raffaele Sardella

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