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Venerdì fermi i treni Italo: sciopero contro i licenziamenti

di Nicola Maria Stacchietti10 Aprile 2015
10 Aprile 2015

italoimmVenerdì 10 sciopero nazionale dei treni Italo. Il primo nella storia della compagnia di Montezemolo, dal 2012, quando ha avviato la sua attività. Sarà di 8 ore, dalle 10 alle 18, per tutto il personale di Nuovo Trasporti Viaggiatori. I treni subiranno ritardi e molte corse saranno soppresse.
Lo sciopero è stato indetto unitariamente con Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie, a seguito della procedura di licenziamento collettivo per 248 lavoratori su 943, quasi il 25% dell’organico. La trattativa tra sindacato e Ntv era iniziata lo scorso settembre, ma l’azienda negli ultimi mesi ha assunto, secondo Salvatore Pellecchia, coordinatore nazionale della Fit-Cisl, “una posizione rigida e inflessibile”: niente contratti di solidarietà per i lavoratori, anzi blocco dell’aumento del costo del lavoro per i prossimi sette anni per poi procedere ai licenziamenti collettivi. Sarebbe arrivata lunedì notte la rottura delle trattative tra sindacati e azienda, sulla durata dell’accordo sulla solidarietà: secondo fonti del gruppo l’azienda avrebbe chiesto un’intesa di 5 anni e sarebbe stata disponibile ad una verifica biennale, mentre i sindacati avrebbero voluto un accordo di due anni. Ma i rappresentanti dei lavoratori sono stati chiari: nessun accordo contrario alla legge.
Lo sciopero è stato quindi “l’estrema ratio”, ha affermato Pellecchia: “Ntv parla di acquisto di nuovi treni, di apertura di nuove tratte ma servono persone per farli circolare. Ma così il piano di sviluppo è irrealizzabile”.

 Nicola Stacchietti

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