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Eclissi, alle 10.31 tutti con occhialini e naso all’insù

di Alessandro Testa20 Marzo 2015
20 Marzo 2015
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eclissi di sole del 20 marzo 2015, vista dall’Italia

E’ arrivato il giorno tanto atteso da astronomi e astrofili: questa mattina, dalle 9.30 alle 11.30 circa, si è verificata un’eclissi di sole, visibile parzialmente anche dall’Italia. Il fenomeno è stato totale in una fascia ristretta situata molto a nord, che ha toccato soltanto le isole Svalbard e le Far Ǿer.

In Italia, invece, la luminosità del sole è calata da un massimo del 70% circa in Val d’Aosta ad un minimo del 45% nella Sicilia sudorientale. Quindi, come nel 1999, non c’è stato il “sole nero” dei miti antichi, né è stato in alcun modo avvertibile ad occhio nudo. Possibili unicamente osservazioni strumentali, filtrate da telescopi oppure occhiali con lenti particolari, in vendita a pochi euro nei negozi specializzati.

Roma col naso all’insù. Numerosi gli appuntamenti organizzati nella Capitale, dove il fenomeno ha toccato l’apice alle 10.31, con un oscuramento pari a circa il 60%. All’università di Tor Vergata professori, ricercatori e studenti hanno messo a disposizione telescopi e altri strumenti del laboratorio di fisica solare. In programma osservazioni “multi-banda” che sveleranno diversi strati dell’atmosfera solare durante l’occultamento da parte della luna.

Roma Tre sull’Appia Antica. Il dipartimento di Matematica e Fisica della Terza università si è invece spostato in trasferta presso la sede del parco regionale dell’Appia Antica, nella ex cartiera di Roma, dove sono stati installati dei telescopi. Prevista anche una diretta streaming con il “virtual telescope”, e al termine visite guidate al parco, con merenda a base di pane e marmellata preparata al momento da aziende locali che praticano agricoltura biologica.

“Colazione con l’eclissi”. Astronomia gustosa anche per la libreria scientifica Assaggi di San Lorenzo, che ha offerto a curiosi e appassionati cappuccino e cornetto con vista sull’eclissi. A fare gli onori di casa è stato Raffaele Cirone, studente di astrofisica alla Sapienza e divulgatore scientifico all’osservatorio di Monte Porzio Catone. Aperti anche gli osservatori astronomici di Rocca di Papa e Frasso Sabino, a cura dell’Associazione romana astrofili.

Problemi per l’energia. Gli unici a non godersi lo spettacolo sono stati gli addetti all’approvvigionamento energetico: per circa 75 minuti, infatti, la copertura del disco solare da parte della Luna ha provocato un calo della produzione di energia solare, che è stato necessario compensare incrementando la produzione da altre fonti. Il fenomeno è stato particolarmente sentito in Germania, che produce il 7% del proprio fabbisogno tramite centrali ad energia solare, e in Italia, dove la società che gestisce la rete di distribuzione, Terna ha deciso prudenzialmente di disconnettere per sette ore tutti gli impianti eolici e fotovoltaici.

Alessandro Testa

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