Si allarga l’indagine della procura su un giro di mazzette che pende sui caschi bianchi di Roma Capitale, usciti già ammaccati dallo scandalo-assenteisti di Capodanno. Sale infatti a dieci il numero dei vigili del II gruppo iscritti alla lista del pm Erminio Amelio, uno per concussione, gli altri per abuso d’ufficio.
La denuncia era partita dal venditore ambulante Augusto Proietti, possessore di una ventina di licenze per la vendita all’aperto di capi d’abbigliamento e utensili per la casa. Insomma, le classiche bancarelle di vestiti disseminate per la città, da piazzale Flaminio a piazza Fiume. A lui, nel 2011, uno dei vigili avrebbe chiesto mille euro al mese per far terminare sequestri e sanzioni amministrative.
Proietti, secondo quanto si apprende dalle carte dell’inchiesta, non avrebbe accettato. Così le ritorsioni da parte del corpo dei vigili sarebbero aumentate d’intensità, fino all’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, per aver reagito con uno scatto d’ira all’ennesima contravvenzione subita. Alle manette seguono poi una serie di sequestri e contravvenzioni. Saranno più di quaranta alla fine del 2011, tutte contestate al tribunale civile e a quello amministrativo del Lazio e vinte, facendo emergere l’accanimento dei caschi bianchi su di lui. Poi, con l’aiuto del suo avvocato Carmine Lombardo, Proietti decide di portare la vicenda in procura e denunciare la richiesta di tangente e l’accanimento seguito al suo rifiuto. Ora si attende la chiusura delle indagini, sempre che il numero di inquisiti non aumenti ulteriormente.