Avevano perfino un tariffario e si facevano pagare anche bene: venticinquemila euro per uccidere, tremila per ferire. Sono i sicari, arrestati nei giorni scorsi, autori di tre omicidi e tre gambizzazioni tra il 2013 e il 2014.
Per regolamenti di conti o per diverbi per questioni di soldi ci si poteva rivolgere a questi sicari e dopo un “adeguato” pagamento pensavano loro a “soddisfare” i clienti. Tutto procedeva per il verso giusto ma nei giorni scorsi è arrivato il punto di svolta: Giancarlo Orsini, pluripregiudicato 48enne, romano, arrestato a luglio, ha deciso di collaborare con la giustizia confessando di essere un killer di professione e fornendo dettagli su sei fatti di sangue a cui aveva partecipato e su altre persone coinvolte.
In seguito ad approfondite indagini, con analisi del Ris e riscontri investigativi, si è arrivati così ai mandanti che sono stati arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri di Roma.
A quanto ricostruito dagli investigatori, Orsini, che in passato aveva lavorato come buttafuori in locali notturni, era conosciuto negli ambienti criminali e aveva un vero e proprio tariffario, come quello che poi hanno continuato a utilizzare i suoi “colleghi”.
Alberto Gentile