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“Sfumature di verità”: il film-inchiesta su Papa Pio XII

di Corinna Spirito02 Marzo 2015
02 Marzo 2015

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Papa Pacelli è da sempre considerato un personaggio storico estremamente controverso. Pontefice nel periodo del nazismo, Pio XII viene al tempo stesso criticato per non essersi apertamente schierato contro la deportazione degli ebrei e amato per aver salvato intere famiglie di innocenti. Ma chi ha ragione?

Oggi la regista cattolica Liana Marabini ha presentato in anteprima mondiale “Sfumature di verità”, il film-inchiesta che vuole aprire gli occhi sull’operato di Pio XII nella seconda guerra mondiale: un’attività diplomatica pensata al dettaglio che permise di salvare la vita a 800.000 ebrei.
Il protagonista è David Milano, un giornalista newyorkese, di origini italiane, che conduce un’indagine sulla figura di Pio XII grazie al quale raccoglie testimonianze di cattolici ed ebrei in Italia, Israele, Portogallo e Germania che gli cambiano la vita.

Liana Marabini si è preparata per ben 5 anni alla realizzazione di questo film che vanta un cast internazionale con nomi del calibro di Gedeon Burkhard, Giancarlo Giannini, Remo Girone e Christopher Lambert. Un lavoro lungo, premiato, però, con tanta attesa da parte del pubblico e con un debutto illustre, dal momento che a maggio il film sarà presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes. A seguire l’uscita nelle sale: 335 schermi solo in Italia, 280 in Francia, a cui si aggiungono le copie attese in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Germania, Portogallo, Spagna e Stati Uniti.

Tutte le testimonianze raccolte dal giornalista interpretato da David Wall sono reali. Per realizzare i 90 minuti di “Sfumature di verità” la Marabini ha raccolto oltre 100mila pagine di documenti e dichiarazioni poco note o inedite di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, salvati dalla deportazione grazie all’intervento di Papa Pacelli. Il film purtroppo risulta girato con superficialità: le inquadrature sono pessime e approssimative (con errori che non ci si aspetterebbe neppure da un dilettante), il montaggio è apparentemente senza criterio, la sceneggiatura ripetitiva, la colonna sonora invadente, le interpretazioni degli attori fanno pensare alle peggiori soap opera sudamericane. Un vero peccato perché il film nasce da una preziosa opera di ricerca che si pone un obiettivo nobile: far conoscere a tutto il mondo la verità su Papa Pio XII. In più la scelta di girare un’inchiesta ambientata ai giorni nostri anziché un biopic sul pontefice è originale e sarebbe funzionata benissimo sullo schermo: girato con una maggiore cura, “Sfumature di verità” sarebbe potuto entrare nei cuori del pubblico.

Corinna Spirito

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