Sarà un sabato caldo quello di oggi a Roma. Ma già ieri scontri e tafferugli al centro della città hanno creato il blocco totale delle strade intorno a piazza del Popolo e a piazzale Flaminio. Giovani del centri sociali e dei comitati per la casa, dopo aver occupato la chiesa di Santa Maria del Popolo hanno tentato di invadere la piazza: sono stati respinti dalla polizia in assetto anti-sommossa e non sono mancati gli scontri: i giovani dei centri sociali avevano dei gommoni (in realtà semplici canotti secondo loro simboli dei migranti che cercano di approdare in Italia), che sono stati in realtà utilizzati negli scontri con la polizia per difendersi dalle manganellate. Il caos, nel tardo pomeriggio si è esteso nelle strade circostanti, via Flaminia e Muro Torto in particolare. Molti feriti e qualche fermo ma alla fine, piazza del Popolo appariva completamente sgombra, blindata dai mezzi della polizia che chiudevano tutti gli accessi da via del Corso, via di Ripetta e via del Babuino.
«Nel pomeriggio odierno – si legge in un comunicato della Questura di Roma – un gruppo di antagonisti ha cercato di entrare a piazza del Popolo per occupare la piazza, già deputata alla manifestazione della Lega Nord in programma per domani. Le aliquote di forza pubblica in servizio preventivo di vigilanza hanno inibito l’accesso ai facinorosi bloccandoli all’altezza degli archi di Porta del Popolo, ostacolando temporaneamente l’accesso per motivi di sicurezza alla suddetta piazza».Il comunicato così prosegue «Nonostante ciò gli antagonisti, circa 200, hanno tentato di forzare i cordoni avvalendosi di artifizi pirotecnici particolarmente potenti, lancio di oggetti contundenti e l’utilizzo di canotti usati come scudi, costringendo le Forze di Polizia ad una reazione commisurata all’aggressione che portava alla dispersione nelle vie limitrofe del gruppo citato. Sono state fermate alcune persone la cui posizione è al vaglio degli inquirenti».
Quello che è accaduto ieri avrà sicuramente un seguito oggi quando, nella Capitale, si incroceranano la manifestazione della Lega di Matteo Salvini, quella di Casa Pound e il contro-corteo anti Carroccio. La guerra degli hashtag è già partita da qualche giorno, con il #Renziacasa lanciato sui social network dal leader leghista a cui rispondono in tanti con #maiconSalvini e #RomanonsiLega. Sono queste le parole d’ordine del corteo che sfilerà , a partire dalle 14, da piazza Vittorio (ancora incerta la destinazione finale, forse Campo de’ Fiori), mettendo insieme centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base, associazioni cittadine, antirazziste e lgbt, insieme a molti intellettuali e gente di spettacolo, fra cui Elio Germano, Moni Ovadia, Erri De Luca, Ascanio Celestini e il fumettista Zerocalcare.
Ma tutto era già cominciato ieri mattina quando un centinaio di attivisti dei movimenti di lotta per la casa erano stati bloccati dalle forze dell’ordine mentre da piazza di Spagna andavano verso piazza del Popolo. Un gruppo è comunque riuscito a raggiungere la chiesa di Santa Maria del Popolo, dove ha srotolato striscioni con le scritte “Mai con Salvini, mai con Renzi, respingiamoli”, prima di essere allontanato dalla polizia. Oggi gli attivisti promettono battaglia, si sono dati appuntamento in piazzale Flaminio, con l’intento di rovinare la festa (si prevede l’arrivo di centinaia di bus con attivisti della Lega provenienti dal nord Italia) alla Lega, che sarà affiancata dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e forse dai manifestanti di Casa Pound. Il raduno inizierà intorno alle 15 e il clou sarà il comizio di Salvini, previsto per le 17 a piazza del Popolo.
Anna Bigano