Il premier Matteo Renzi ha ammesso che in Libia “la situazione e’ fuori controllo”, ma ha invitato anche a “non cedere agli estremismi” concludendo che “non e’ tempo per un intervento militare”. La posizione del presidente del Consiglio ha acceso lo scontro con i principali partiti dell’opposizione. Per il deputato di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, sarebbe evidente una “discrepanza all’interno del Governo”, come dimostrano le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal ministro della Difesa Roberta Pinotti (“l’Italia e’ pronta a guidare una coalizione per fermare l’avanzata del Califfato”), e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (“l’Italia e’ pronta a combattere”). Sulla scia di La Russa, il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta, ha rincarato la dose, parlando di un atteggiamento “isterico” del governo. “Renzi dovrebbe evitare fughe in avanti e continue marce indietro – ha dichiarato Brunetta – e sforzarsi piuttosto di dare al Paese una sensazione di sicurezza e di stabilità”. Critiche anche dagli ex-alleati. Per Nichi Vendola le parole e “lo spirito di guerra” dei due ministri sarebbero “agghiaccianti”. “Renzi sta cercando di mettere ordine nel disordine del Governo – aggiunge il governatore della Puglia – ma il problema della minaccia merita una risposta seria”.
Certamente pittoresco è il commento del fondatore del M5s Beppe Grillo, che liquida il capo di Governo come un novello Brancaleone, citando il celebre refrain del film di Monicelli: “Branca, branca, branca… leo’n, leo’n, leo’n…”. Infine si pronuncia anche Enrico Zanetti, rappresentante di Scelta Civica, che auspica l’avvio di un pattugliamento armato delle coste libiche, e sottolinea come siano improbabili soluzioni diverse da “un intervento occidentale di tipo militare.” Quest’ultima soluzione è stata invocata anche da Abdullah al Thani, il premier del governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, che avverte: “Se non si interviene, la minaccia arrivera’ in Italia”. Un allarme che va ridimensionato per Matteo Renzi, che durante la riunione di direzione del partito, ha lanciato un appello a non esasperare allarmi e messaggi negativi: “Nel panorama politico italiano c’è un fronte che “racconta che va tutto male, che non c’e’ speranza per l’Italia. La nostra narrativa -conclude Renzi – deve essere per un futuro che non sia il luogo della minaccia”.
Raffaele Sardella