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Roma, il Pd spegne le “luci rosse”. E la giunta rifinanzia progetto anti-racket

di Nicola Maria Stacchietti12 Febbraio 2015
12 Febbraio 2015

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Roma come Amsterdam, l’Eur come De Wallen, le lucciole avranno il loro quartiere anche nella Capitale. Anzi, no. Alla proposta del presidente del IX Municipio, Andrea Santoro, di costituire da aprile una zona di tolleranza nel quartiere Eur, il Pd ha risposto con un secco no: “La prostituzione è sinonimo di sfruttamento e schiavitù. È un fenomeno che non va governato ma contrastato”, ha detto Matteo Orfini, presidente nazionale Pd e commissario del partito nella Capitale, dopo l’incontro dedicato, al Nazareno ieri pomeriggio.
La bocciatura del partito arriva dopo quella della giunta comunale, dello scorso lunedì: no allo “zooning” a Roma, ma piuttosto un rifinanziamento del “progetto Roxanne”, per sostenere le prostitute vittime di sfruttamento. La mossa del Pd sarebbe quindi quella di calmare gli animi e di trasferire la discussione in Parlamento, linea appoggiata pienamente dal sindaco Marino: “L’amministrazione della città e la politica nazionale devono dare risposte, non si può rimanere in silenzio”.
Dopo l’altolà del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che ha definito l’istituzione delle zone a luci rosse “favoreggiamento alla prostituzione”, e l’anatema dei Vescovi su “Avvenire” (“un’ipocrita, e forse ideologica, operazione per il decoro urbano. Non un impegno contro il degrado umano, a fianco delle vittime), Santoro si ritrova solo con la sua proposta, politicamente abbandonato.
E quindi anche il sindaco Marino, che in passato aveva caldeggiato la proposta, ci ripensa, incalzato dall’opposizione: il coordinatore nazionale dei Club Forza Italia, Marcello Fiori, e il coordinatore romano del movimento azzurro, Davide Bordoni, hanno presentato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto contro il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente del IX Municipio, Andrea Santoro, e il comandante dei vigili urbani della Capitale, Raffaele Clemente, ipotizzando il reato di favoreggiamento della prostituzione. Dunque, Marino deve sposare la linea del pugno duro e dichiara, in diretta su Rainews24: “Il Comune sta pensando alla proposta di mandare a casa dei clienti delle prostitute multe con su scritto, nero su bianco, che la sanzione è dovuta al fatto che ci si intratteneva con una prostituta”.

Nicola Stacchietti

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