Oggi Roma si è svegliata nella morsa del freddo. Si chiama Attila il vortice di aria gelida proveniente da nord che nelle ultime ore ha investito l’Italia centro-meridionale con venti forti fino a 60 km/h. Il maltempo dal nord Italia, dove ha causato non pochi danni, disagi e forse una vittima, ha raggiunto nella prima mattinata le regioni del sud e del centro.
Il litorale adriatico è stato interessato da forti raffiche di vento gelido che hanno sfiorato i 100 km/h, e i pescaresi intorno alle nove hanno assistito ad una vera e propria tempesta di sabbia. Alberi caduti e vigili del fuoco in fibrillazione per le numerose chiamate in Piemonte, fermi i collegamenti con l’Elba e Capraia e nel nuorese il vento ha alimentato anche alcuni incendi, a Arzana, Tortolì (Ogliastra) e a Sindia. Il forte vento ha forse causato la morte di un camionista trentatreenne turco nel milanese. Secondo la prima ricostruzione sarebbe stata una violenta folata di vento a sbalzare dalla pedana del tir il giovane autista intento nelle operazioni di scarico nel piazzale di una ditta di Paderno Dugnano.
Nella capitale la colonnina di mercurio è scesa di circa 10 gradi decretando di fatto l’ingresso dell’inverno. Le temperatura percepita al suolo questa mattina era di circa 6 gradi con venti freddi a circa 50 km/h. Un clima che sembra uscito dalla trama di un film catastrofista hollywoodiano. Eppure è quello che sta accadendo in queste ore. Gli italiani in meno di 24 ore sono passati dalle mezze maniche al cappotto.
Cesare Bifulco