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L’insostenibilità urbana di Taranto nel convegno “Bella da morire”

di Corinna Spirito22 Ottobre 2014
22 Ottobre 2014

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I cittadini di Taranto respirano ogni giorno, per la strada, una quantità di IPA cancerogeni superiori a una stanza in cui si fuma. A confermarlo è la Commissione Europea che ha deciso di passare al secondo stadio della procedura di infrazione contro la grande acciaieria dell’Ilva, principale responsabile della situazione di insostenibilità in cui si trova la città italiana.

Di questo e dell’importanza di rispettare il nostro Paese si parlerà all’Università Lumsa di Roma (Borgo Sant’Angelo 13), domani, 23 ottobre, nel convegno “Bella da morire”, curato dall’organizzazione studentesca “Good Morning, Youth”. Si partirà alle ore 16.00 con una serie di interventi generali, come quello del direttore scientifico del WWF, il Dottor Gianfranco Bologna, che parlerà del riscaldamento globale e dei limiti dello sviluppo; e quello della professoressa Mignella Calvosa, docente di sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università Lumsa. In seguito ci si concentrerà sull’esempio specifico della città di Taranto: al convegno saranno infatti presenti il Dottor Luigi Oliva del Comitato per Taranto per parlare del disastro ambientale in città e Palmira Scamandrè, docente di storia e filosofia al liceo scientifico “Battaglini” di Taranto, i cui alunni sono invitati ad intervenire al convegno via Skype.

Corinna Spirito

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