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Europarlamento, un deputato xenofobo polacco salva il gruppo dei Cinque Stelle

di Alessandro Testa21 Ottobre 2014
21 Ottobre 2014

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Non ci sarà la temuta diaspora dei 17 europarlamentari del Movimento Cinque Stelle, che nei giorni scorsi erano finiti d’ufficio nel gruppo misto dei “Non iscritti” (lo stesso del Front National di Marine Le Pen) dopo lo scioglimento del gruppo euroscettico “Europa della libertà e della democrazia diretta” (Efdd), rimasto privo dei requisiti minimi in seguito al ritiro della deputata lettone Iveta Grigule. 

Salvati da un polacco xenofobo. Al suo posto arriverà infatti il polacco Robert Iwaszkiewicz, esponente del Congresso della Nuova destra, un partito spesso accusato di posizioni xenofobe. Lo stesso Iwaszkiewicz è stato in passato duramente contestato per un’intervista durante la quale sostenne che una maggiore diffusione della violenza domestica «aiuterebbe molte mogli a ritornare con i piedi per terra», salvo poi tentare di giustificarsi parlando di una malriuscita risposta ironica. «Dovevo salvarli e sono dovuto salire urgentemente a bordo», ha commentato sinteticamente l’eurodeputato polacco.

Il gruppo Efdd. Nei prossimi giorni il gruppo Efdd sarà quindi formalmente riformato con 48 eurodeputati, provenienti da almeno sette diversi Stati-membri, come prevede il regolamento, ed è probabile che vengano rieletti co-presidenti il britannico Nigel Farage, dello United Kingdom Indipendence Party (Ukip, 24 seggi) e il pentastellato Davide Borrelli. Hanno confermato la loro adesione anche i due esponenti dei Democratici svedesi, i due lituani di Ordine e Giustizia, il deputato ceco del Partito dei liberi cittadini e la transfuga francese Joelle Bergeron, che ha abbandonato il Front National. Non dovrebbero invece aderire ad Efdd – almeno per il momento – gli altri tre polacchi eletti con il Congresso della Nuova destra, che resteranno tra i “Non iscritti”.

I possibili scenari futuri. Indiscrezioni di stampa ipotizzano però altri possibili ingressi, ancora non confermati, nel gruppo Efdd: il più accreditato sarebbe quello dell’unico rappresentante della formazione satirica tedesca Die Partai, mentre più difficile appare un’alleanza con i quattro deputati del Partito della libertà olandese, che però, qualora andasse in porto, potrebbe sancire la definitiva leadership di Farage sul movimento euroscettico continentale e isolare definitivamente gli ex alleati della Lega Nord e il Front National, che rimarrebbero nel gruppo misto in compagnia soltanto dei greci di Alba dorata.

Alessandro Testa

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