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Raddoppiate le aggressioni ai conducenti sulle linee Atac

di Silvia Renda21 Ottobre 2014
21 Ottobre 2014

aggressione-busNel quartiere Tor Tre Teste un bus è stato preso a sassate e due ragazze sono rimaste ferite dai vetri in frantumi del mezzo. È accaduto a pochi giorni di distanza dalla rissa scoppiata sul trenino della linea Roma-Giardinetti, dove alcune persone hanno provocato il panico tra i passeggeri, lottando a colpi di bottiglia.
Sono solo le ultime cronache dei casi di violenza che si registrano sempre più frequentemente sulle linee Atac. Un fenomeno quasi raddoppiato rispetto al 2013.
I dati arrivano dal Campidoglio, dove è stato consegnato ieri un dossier che contiene in proposito cifre allarmanti: lo scorso anno le denunce per aggressioni dei conducenti di mezzi pubblici dell’azienda romana erano state 58, nei primi sei mesi del 2014 si è già arrivati a 91 segnalazioni.
Un aumento del 57%: dato che si aggiunge ad un generale incremento della violenza sulle strade romane a danno di autisti, clienti e mezzi.
I conducenti e i cittadini chiedono maggiore tutela da parte del Comune. La soluzione più richiesta è l’impiego delle forze dell’ordine per sorvegliare le zone periferiche più a rischio: Collatina, Corcolle, Eur, Magliana, Tor Bella Monaca e Termini.
Una decisione in questo senso era già stata presa nel 2012 dal Comune, che aveva impiegato 200 carabinieri in congedo lungo le linee nei quali si erano registrate i maggiori casi di violenza.
Oltre a questo l’impiego di mezzi pubblici con le cabine blindate sarebbe un’altra opzione per tutelare almeno i conducenti degli autobus. Bus dotati di cabine sono in realtà già stati costruiti, ma sono ancora fermi nei depositi (91 mezzi) e nelle rimesse (680). In questo secondo caso i bus non sono autorizzati a transitare perché mancano i pezzi di ricambio. Per quanto riguarda gli altri 91, si tratta di autobus ordinari ai quali le officine Atac hanno aggiunto successivamente le cabine blindate. Il fatto che i mezzi non siano stati costruiti per supportare il peso di queste cabine, secondo il parere degli ingegneri della Motorizzazione, potrebbe portare la lacerazione dei telai se messi in circolazione.

Silvia Renda

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