Christophe de Margerie, sessantatreenne amministratore delegato della compagnia petrolifera francese Total, è morto ieri, intorno alla mezzanotte, in un incidente aereo avvenuto all’aeroporto Vnukovo di Mosca.
Il suo Dassault Falcon, il jet privato con cui sarebbe dovuto rientrare a Parigi al termine di una visita d’affari, proprio al momento del decollo ha urtato uno spazzaneve adibito alla pulizia delle piste. Ormai in volo, si è reso necessario un atterraggio di emergenza, ma nella manovra il jet si è schiantato al suolo. Insieme all’ad di Total hanno perso la vita i tre membri dell’equipaggio presenti a bordo. L’autista dello spazzaneve, secondo le prime indagini, sarebbe stato ubriaco.
De Margerie aveva incontrato nella giornata di lunedì alcuni rappresentati del governo a Gorzi, vicino Mosca, con l’obiettivo di trattare importanti investimenti nel settore energetico. Nella serata, poche ore prima dell’incidente, il Ceo di Total avrebbe anche incontrato il primo ministro russo Dmitry Medvedev nella sua residenza di campagna poco distante da Mosca. Tra i temi affrontati nel corso della trasferta russa ci sarebbe stato soprattutto l’enorme progetto Yamal, un investimento in una joint venture del valore di ventisette miliardi di dollari che mirava ad aprire alla compagnia francese le enormi riserve di gas naturale liquido nella Siberia nordoccidentale.
De Margerie si era sempre speso per difendere gli interessi commerciali europei con la Russia, anche dopo l’incrinarsi dei rapporti diplomatici a causa della crisi ucraina. Nel corso di un’intervista rilasciata a luglio alla Reuters sostenne che l’Europa non avrebbe dovuto nemmeno pensare di tagliare la sua dipendenza dal gas russo. Piuttosto, avrebbe dovuto «concentrarsi sul rendere tali consegne sicure». «Ho sentito persone dire che dobbiamo proteggere l’Ucraina e poi parlare di Russia. Ma non è la stessa cosa. La Russia è un partner e non dovremmo perdere tempo a proteggere noi stessi da un vicino di casa».
Immediato il telegramma da parte del presidente russo Vladimir Putin, diretto al collega francese Francois Hollande: «Abbiamo perso un vero amico del nostro paese, ne manterremo un bel ricordo». «Vi chiedo – prosegue la nota del Cremlino – di trasmettere le più sincere condoglianze e simpatia per i parenti e gli amici di de Margerie, un importante uomo d’affari francese che era all’origine di molti dei grandi progetti congiunti, ponendo le basi per una cooperazione a lungo termine fruttuosa tra Francia e Russia nel settore energetico».
Il titolo Total, questa mattina, apre in calo del 2,2% alla Borsa di Parigi. Secondo Cnbc, riferisce Bloomberg, i candidati naturali alla “successione” di de Margerie sono Philippe Boisseau (capo della divisione nuove energie) e Patrick Pouyanne (presidente della divisione raffinazione). Il Cda e il comitato governance di Total, fanno sapere dall’azienda, si riuniranno per affrontare il tema «senza ritardi».