È finita tra calci, pugni e insulti, una decina di feriti e 4 persone arrestate, la partita di Ligue 1 Nizza-Bastia, conclusasi sul punteggio di 1-0 a favore della squadra ospite. A scatenare la rissa a fine incontro, come per il match Serbia-Albania, è stata una bandiera. A portarla in campo in questo caso non è stato un drone ma il portiere di riserva del Bastia, Jean Louis Leca, in segno di protesta contro la decisione da parte delle autorità di vietare la trasferta ai tifosi corsi, dato l’alto rischio d’incidenti. Precauzione che si è rivelata utile perché la presenza dei supporters del Bastia avrebbe certamente complicato la situazione, secondo quanto affermano le forze dell’ordine.
Il secondo portiere ha sfilato sotto la curva occupata dalla tifoseria di casa con una bandiera della Corsica, scatenandone l’ira. Alcuni tifosi del Nizza, infatti, dagli spalti hanno invaso il campo aggredendo i giocatori della squadra corsa, che sono riusciti a raggiungere lo spogliatoio solo dopo alcuni minuti bersagliati da insulti e percosse. Anche in questo caso lo sport non ha vinto su estremismi e venti separatisti. A pochi giorni di distanza dai fatti di Belgrado a scontrarsi in campo nuovamente non sono state due squadre ma ideologie ed estremismi.
Cesare Bifulco