Per tre anni i proprietari di nuove auto potranno dire addio al bollo che ha da sempre rappresentato la tassa più odiata dagli italiani, seconda solo ai balzelli sulla casa o sui carburanti.
Lo scorso 7 ottobre la commissione Finanze della Camera ha dato un primo sì alla possibilità che esonererebbe i cittadini dal pagamento della tassa sul possesso dell’auto o della moto, già evasa da molti, per un buco, nelle entrate dello Stato di circa 850 milioni l’anno. La proposta, lanciata dal presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, prevede anche che i proprietari di auto “green” siano esenti dal pagamento del bollo per 5 anni. Trascorso questo tempo varrà la logica del “più inquini, più paghi” con una tassa commisurata alle emissioni. Per i veicoli green, si farà salire al 40% il livello di deducibilità per le auto aziendali.
“Si tratta di misure liberali pro-consumatori – ha spiegato Capezzone – che possono dare ossigeno al settore auto. Da liberale, dopo il successo della riforma di Equitalia (impignorabilità della prima casa e dei beni dell’azienda) e dopo l’importante delega fiscale che abbiamo consegnato al Governo, si tratta di un terzo successo della Commissione Finanze a favore dei cittadini e di un nuovo rapporto tra fisco e contribuenti”.
La misura, che ha ricevuto il plauso di Forza Italia, potrebbe avere un ampio bacino di potenziali interessati: secondo una recente indagine condotta dal mensile Quattroruote e dall’Aci, sono circa 34, 4 milioni i veicoli soggetti alla tassa di possesso con un gettito stimato di 6,45 miliardi. Tuttavia, non pagando in molti, il gettito si fermerebbe a5,6 miliardi.
Se il provvedimento fosse già in vigore, avrebbe riguardato, nello scorso mese di settembre, più di 100mila auto immatricolate.
Samantha De Martin
