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Roma, arrivano le multe col “Grande fratello”. Da oggi street control sulle auto dei vigili ma il sindacato di polizia locale protesta: “Assumano i 2000 vigili che vinsero al concorso”

di Roberto Maria Rotunno09 Ottobre 2014
09 Ottobre 2014

streetPer le strade di Roma, da oggi, si prevedono multe a raffica per chi parcheggia in doppia fila. Parte infatti la sperimentazione dello street control: un sistema di telecamere, applicate sulle auto dei vigili urbani, che permetterà alle pattuglie di rilevare la targa dei trasgressori e inviare una multa in pochissimi secondi. Un “Grande fratello” mobile, che percorrerà le vie più trafficate della capitale, magari nelle zone della movida, alla ricerca di bersagli da multare. Attraverso un sistema centralizzato, poi, sarà possibile anche verificare se il proprietario dell’auto è in regola con il pagamento dell’assicurazione e con la revisione del mezzo. La carenza di organico di vigili, insomma, non rappresenterà più un limite per le contravvenzioni: i trasgressori dediti al parcheggio in seconda fila, affidandosi alla fortuna di non essere intercettati dagli agenti più ligi al dovere, dovranno fare più attenzione. Secondo una stima preventiva, infatti, sarà possibile fare una multa ogni quindici secondi.

Questo sulla carta, perché poi nella realtà le cose si faranno più complicate. Ci sono una serie di garanzie per i multati, previste dal codice della strada, che imporranno una serie di limiti al sistema. Prima fra tutte, il dovere del vigile urbano di informare tempestivamente la contestazione al trasgressore, almeno nei casi in cui il proprietario è nelle vicinanze dell’auto parcheggiata in divieto. Non sarà possibile, dunque, fotografare il veicolo e far partire subito la contravvenzione da inviare poi per posta all’automobilista. Su questo punto, il Ministero è stato chiaro due anni fa, quando si è espresso a seguito dell’avvio degli street control a Milano. E poi c’è l’obbligo di dimostrare che la segnaletica verticale e orizzontale sia perfettamente chiara e inequivocabile. Altrimenti il soggetto in infrazione, perché fermo in doppia fila o beccato a violare la zona a traffico limitato senza permesso, potrà far valere le sue ragioni tramite un ricorso. In definitiva, i vigili dovranno cercare il trasgressore per segnalargli la multa.

In ogni caso, lo street control è uno strumento che facilità il lavoro dei vigili urbani e rende più efficiente il sistema di controlli. Diminuiranno gli autori di infrazione che potranno farla franca, e – si spera – il sistema fungerà da deterrente alle violazioni del codice della strada con tutte le conseguenze positive che potrà trarne il traffico: basti pensare ai rallentamenti dei bus causati dalle auto parcheggiate in doppia fila che intralciano la corsia preferenziale del mezzo pubblico. Ma il rischio sulla ricaduta occupazionale spaventa il sindacato che infatti ha protestato contro l’iniziativa. L’organizzazione sindacale delle polizie locali (Ospol) ha infatti ricordato che ben duemila giovani sono risultati idonei al concorso per istruttore di vigilanza urbana e sono in attesa di essere assunti da cinque anni. Assunzioni che, per una questione logica, sarebbero meno urgenti visto l’aiuto che giungerà dall’utilizzo della nuova tecnologia.

Che si tratti o meno di un ennesimo tentativo di porre freno alle infrazioni inasprendo il sistema repressivo e di controlli, per tamponare l’incapacità di fare prevenzione, una cosa è certa: da oggi a Roma c’è un motivo in più per parcheggiare regolarmente. Oppure, ancora meglio, per uscire a piedi o con i mezzi pubblici.

 

Roberto Rotunno

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