“La famiglia ha sempre avuto un ruolo importante all’interno della Chiesa e fin dalle origini è stata parte integrante del suo disegno d’amore per l’umanità”. Lo ha ricordato Papa Francesco nel corso dell’omelia pronunciata domenica scorsa nella basilica di San Pietro che ha segnato l’inizio della terza assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi dedicata al tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Un sinodo a tappe con una prima sessione che si concluderà il 19 ottobre prossimo con la beatificazione, in piazza San Pietro, di Paolo VI e con una seconda che si terrà nell’ottobre del 2015 e che avrà come argomento la dottrina sul matrimonio e sulla sessualità della Chiesa cattolica.
Ai vescovi, visti da lui come “la classe dirigente della Chiesa di Roma”, il Papa invita ad avere cura del popolo e custodirlo “dagli animali selvatici” cioè da quegli uomini avidi che usano il proprio potere per sopraffare i più deboli. Inoltre usando una parola greca “parresia” presente spesso nel Nuovo Testamento, il Papa prega i vescovi a dire tutto ciò che si pensa con franchezza. “Nessuno dica – ha specificato il Papa – “questo non si può dire; penserà di me così o così. Bisogna dire tutto ciò che si sente con parresia”.
Intanto nella prima sessione del Sinodo, dedicata a riflettere circa il disegno di Dio su matrimonio e famiglia sono intervenuti diversi porporati che si sono soffermati sulla scarsa preparazione del matrimonio, proponendo una sorta di novizio che potrebbe iniziare già al momento della preparazione della Cresima.
Carlotta Dessì