HomeCronaca Ferrara caput mundi, tanti giovani al festival di “Internazionale”

Ferrara caput mundi, tanti giovani al festival di “Internazionale”

di Anna Bigano03 Ottobre 2014
03 Ottobre 2014

Festival-internazionale-Ferrara
I grandi temi internazionali raccontati da 150 giornalisti ed esperti di tutto il mondo. Il festival di “Internazionale”, che si è consluso ieri, è ormai un appuntamento fisso per Ferrara. Il settimanale, che propone ai lettori italiani il meglio della stampa estera, ha scelto nuovamente la città degli Estensi per la tre giorni di dibattiti, laboratori, dirette radiofoniche, mostre e proiezioni cinematografiche.
La scelta dei temi è coerente con la linea editoriale della rivista, che da sempre racconta i fenomeni globali e le storie del mondo, percorrendo spesso i sentieri meno battuti dalla stampa italiana e offrendo sul nostro Paese uno sguardo interessante, perché proveniente dall’esterno. Le crisi in Medioriente, le relazioni conflittuali tra l’Unione Europea e la Russia, i cartelli della droga sudamericana, il rapporto tra giovani e lavoro: sono solo alcuni dei temi che hanno animato i luoghi del festival nei tre giorni del festival.
Un’occasione importante per la città, che impreziosisce la kermesse con i contributi delle associazioni culturali locali e dell’università, grazie a un denso calendario di appuntamenti che si è sviluppato in parallelo al programma vero e proprio. Gli studenti dei licei, invece, sono stati protagonisti, sabato, dell’incontro “Cara Italia, ti scrivo”. Principale destinataria delle domande avrebbe dovuto essere il ministro degli esteri, Federica Mogherini, che si trovava, però, a Lampedusa per la commemorazione del tragico naufragio dei migranti di un anno fa e ha mandato un videomessaggio.
Chi invece non ha fatto mancare la sua presenza è stato il premier Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio si è sottoposto alle domande di tre giornalisti esteri, il tedesco Michael Braun, la spagnola Irene Hernandez Velasco e Ferdinando Giugliano del “Financial Times”. Incalzato dai tre su immigrazione, diritti civili, lavoro e riforme, il primo ministro ha sfoggiato la consueta brillantezza nel ribattere colpo su colpo, tra molti applausi e qualche fischio.

Anna Bigano
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