Un’agenda urbana comune a tutte le capitali europee, per restituire alle potenze mondiali l’immagine di un’Europa più forte e compatta. È stato questo l’obiettivo che i 28 primi cittadini europei si sono prefissati di raggiungere in conclusione del summit, che si è tenuto ieri in Campidoglio. L’evento è stato promosso da Roma Capitale nell’ambito degli impegni italiani del semestre di presidenza europea.
Tutti presenti. L’appuntamento con i sindaci era stato fissato alle nove e mezza in Campidoglio. E a presentarsi sono stati tutti e ventotto i sindaci europei, da Madrid a Helsinki, con l’aggiunta del commissario europeo delle Politiche regionali, Johannes Hahn. I ventotto si sono, quindi, subito rimboccati le maniche, con la prima sessione – a porte chiuse – cominciata alle dieci del mattino nella sala della Protomoteca del Campidoglio. Dopo la foto di gruppo davanti ai musei capitolini, i sindaci hanno, dunque, illustrato i temi del dibattito in una conferenza stampa nella sala Orazi e Curiazi. E i lavori sono, infine, ripresi alle 15 con la sessione pomeridiana aperta alla stampa accreditata.
I temi. “Sono convinto che stiamo affrontando le stesse sfide e gli stessi problemi – ha dichiarato il sindaco Ignazio Marino – ed è importante condividere i percorsi da seguire”. I temi affrontati, dunque, durante il dibattito sono stati numerosi: dalla mobilità, alle politiche ambientali, passando per l’inclusione sociale, fino alla gestione dei fondi europei (il più ostico dei problemi), i ventotto non si sono fatti mancare nulla. Marino, in conferenza stampa, ha così illustrato i temi affrontati. La prima questione è stata quella dell’ambiente, in quanto:“I sindaci – come ha detto il primo cittadino di Roma – hanno ricordato l’importanza di potenziare i sistemi di efficienza energetica”. A seguire, i problemi legati alla mobilità:“Roma ha presentato i suoi progetti di pedonalizzazione mentre importanti città come Londra e Parigi hanno illustrato il tentativo far arrivare la mobilità alternativa, bicicletta in primis, al 25%”. E per concludere, la questione dell’inclusione sociale. “L’educazione e la formazione scolastica” ha dichiarato Marino, sono la ricetta migliore per veicolare questi valori. Tra gli altri non è stato, tuttavia, affrontato il tema sicurezza. Eppure, considerando le ultime minacce dell’Isis a Roma, il sindaco della città ha dichiarato che:“Per aumentare la sicurezza puntiamo a aumentare coesione e inclusione sociale”.
Fondi Europei. “Bisogna arrivare a una distribuzione proporzionale delle risorse – ha chiarito Marino – il sindaco di Madrid ha spiegato come una città di tre milioni di abitanti ottiene meno di una regione da un milione. Questo dato va considerato”. Di fatto, tema cruciale e ostico del dibattito è stato proprio quello sulla distribuzione più equa dei fondi europei. E alla richiesta generale dei ventotto primi cittadini ha risposto il commissario Johannes Hahn:“Nonostante i tagli siamo in grado di investire nelle città. Per la programmazione 2014-2020 – ha, così, proseguito Hanh – verranno stanziati 60 miliardi per le città, che devono diventare un attore permanente nel processo decisionale europeo”.
Le richieste. Adesso, il prossimo passo è un incontro con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker per chiedere l’apertura di una piattaforma permanente di dialogo tra i sindaci e la Commissione europea. Ma le richieste non si fermano qui. Al termine del summit, infatti, è emersa la necessità di uniformare le politiche urbane delle capitali europee, attraverso un’agenda comune. E proprio per questo i ventotto hanno richiesto alla Commissione Europea la pubblicazione di un libro bianco sulla Agenda Urbana Integrata.
Gemellaggio Roma–Parigi. Approfittando del vertice, Ignazio Marino e il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo hanno rinnovato il vecchio gemellaggio (datato 6 ottobre 1955) tra le due capitali. Con tanto di firma congiunta, il patto italo-francese mira a “rafforzare la cooperazione elaborando proposte comuni destinate a essere sottoposte agli organismi europei” come ha spiega una nota del Campidoglio. Così, attraverso il costante dialogo, le due città si scambieranno opinioni e “consigli” per quanto riguarda le politiche ambientali, la cultura, il turismo, la digitalizzazione e la mobilità urbana. Il primo cittadino di Parigi ha, infatti, proprio su questo punto, fatto i complimenti a ignazio Marino per le opere di pedonalizzazione che hanno coinvolto alcune zone del centro storico dell’Urbe:“Di Roma mi piacciono le rive del Tevere. Abbiamo guardato a Roma per pedonalizzare il nostro lungo fiume. Quelle della Senna erano piene di auto e ora le abbiamo fatte diventare uno spazio libero per passeggiare”. Marino, dal canto suo, ha lanciato un nuovo progetto di bike sharing.
Flavia Testorio