Si svolgeranno martedì pomeriggio i funerali di Laura e Carmelo, i due fratellini morti sabato scorso nell’esplosione del vulcanello delle Maccalube ad Aragona.
Un’esplosione che nessuno si aspettava, un’ondata di fango che è schizzata in maniera fortissima facendo pensare a una bomba. Nessun segnale di preallarme era stato registrato dagli operatori che proprio mezz’ora prima dell’esplosione si trovavano sulla collina dei vulcanelli.
Il fenomeno. I vulcanelli sono frutto di un raro fenomeno geologico che è stato definito, il “vulcanesimo sedimentario”. “Un fenomeno geologico tipico dei bacini sedimentari, caratterizzati da tettonica compressiva che ha nei Mud Volcanoes le tipiche espressioni di superficie. I Mud Volcanoes sono strutture geologiche che si formano come risultato di emissioni intermittenti di gas, acqua e sedimenti. Il fenomeno assume carattere talora esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas ed acqua.” – si legge nel comunicato stampa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Intanto il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha ordinato alla protezione civile e al dipartimento della regione Ambiente di sospendere al più presto gli accessi nella riserva Macalube.
Così il fango me li ha strappati di mano. I genitori di Laura e Carmelo non si danno pace e continuano a chiedersi il perché il fango abbia portato via proprio i loro bambini. Fino al giorno prima, su quella stessa collinetta c’era una scolaresca e in 18 anni di apertura al pubblico, con oltre 200 mila presenze, non è mai capitato alcun incidente.
Nessuna autopsia. Ieri una prima ispezione cadaverica del medico legale ha stabilito che sui due bambini non verrà fatta l’autopsia. Il pubblico ministero Carlo Cinque ha firmato il nulla osta per la restituzione dei corpicini, accogliendo così la richiesta dei genitori di portarli a casa. Intanto il sindaco del Comune di Aragona per il giorno dei funerali ha annunciato il lutto cittadino.
Carlotta Dessì