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Roma-Cska Mosca 5-1. All’Olimpico tornano i gol ma anche i coltelli. Ancora tafferugli fuori e dentro lo stadio

di Alberto Gentile18 Settembre 2014
18 Settembre 2014

222848435-7d08795a-ea0a-4680-b94c-a088d0f4fca8“Attenti, state entrando nella città delle coltellate”. Era stato questo l’allarme lanciato dalla stampa inglese, anni fa, ai tifosi del Manchester United che dovevano recarsi a Roma per la finale di Champions League nel 2009. Il “Times”, giornale inglese, aveva iniziato così la sua battaglia mediatica contro Roma che da Eternal City (la “città eterna”) era diventata Stab City (la “città delle coltellate”).
Sono trascorsi cinque anni e la Capitale continua a dar ragione alle accuse ricevute da Londra. Ieri notte durante Roma-Cska Mosca, primo match del girone di Champions League, sono riapparsi i coltelli. Prima e durante la partita dell’Olimpico infatti si sono verificati scontri inizialmente tra le due tifoserie e successivamente tra russi e steward. Prima dell’inizio della partita ci sono stati i primi incidenti: le due tifoserie sono venute a contatto e a farne ne spese sono stati i tifosi del Cska. Uno è stato ferito all’addome da una coltellata ed è stato portato al policlinico Gemelli. A gara in corso, invece, è avvenuto lo scontro tra gli ultras ospiti e gli steward.
Ancora una volta il calcio si è intrecciato con la cronaca nera in una serata di festa per la Roma. I giallorossi, infatti, hanno rifilato cinque reti ai russi. Una spettacolare goleada che ha visto protagonisti Gervinho e Iturbe: doppietta dell’ivoriano, a segno anche l’argentino, poi Maicon e l’autorete di Ignashevich. Nel finale l’inutile rete per i russi di Musa.
Una vittoria importante al debutto soprattutto in vista dei prossimi incontri, sicuramente più impegnativi, contro le due corazzate Bayern Monaco e Manchester City.
“Iniziare con tre punti è molto importante perché si tratta di un mini campionato. Giocheremo a Manchester con più fiducia e vogliamo fare un risultato positivo” ha dichiarato Rudi Garcia, l’allenatore della Roma, che ha commentato anche quanto accaduto sugli spalti e fuori dallo stadio. “Scontri? Non so cosa dire. Il calcio deve essere una festa, non una battaglia: è una cosa non normale” ha detto l’allenatore giallorosso, che poi ha avanzato una proposta interessante: “Dobbiamo buttare fuori chi fa queste cose vicino allo stadio, anche se fuori deve essere la polizia a gestire le cose”.

Alberto Gentile

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