Massimiliano Latorre è rientrato in Italia dopo il via libera concesso dalla Corte Suprema di New Delhi. Il fuciliere è stato autorizzato a restare in Italia “per cure mediche, riabilitazione e proseguimento della convalescenza per un periodo di 4 mesi”, a causa dell’ischemia che lo ha colpito il 31 agosto.
Al suo arrivo in Italia, avvenuto sabato scorso all’aeroporto militare di Grottaglie, in Puglia, Latorre è stato accolto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dai capi di Stato maggiore della Difesa e della Marina, Luigi Binelli Mantelli e Giuseppe De Giorgi. “Sono felicissima che sia in Italia, spero che si riprenda e che stia meglio – ha dichiarato all’Ansa la figlia Giulia – finalmente staremo con papà tutti insieme noi figli”. Il fuciliere non ha rilasciato dichiarazioni. A parlare per lui è stata la compagna, Paola Moschetti. “Massimiliano ritiene che sulla sua guarigione inciderà anche la rapida e definitiva soluzione della controversia con l’India – ha detto – che possa finalmente restituire la serenità a lui e Salvatore Girone”.
L’ordinanza dell’India. Il periodo di permesso per Latorre è scattato “dal giorno della sua partenza da New Delhi verso l’Italia”, come si precisa nell’ordinanza emessa dalla Corte Suprema indiana. I giudici hanno richiesto, in cambio del via libera, ben due garanzie scritte al team dei legali della difesa del fuciliere di Marina, che assicurino il rispetto delle condizioni poste dalla Corte e il rientro effettivo di Latorre in India al termine dei 4 mesi stabiliti. La prima garanzia è stata firmata dall’ambasciatore d’Italia, Daniele Mancini, e la seconda dello stesso Latorre.
Il tweet di Renzi. A far discutere, dopo il rientro di Massimiliano Latorre, è stato il tweet con cui il premier Matteo Renzi si è compiaciuto della sentenza emessa dai giudici indiani, pur sapendo che da oltre 2 anni essi tengono “in ostaggio” i nostri marò pur in assenza di imputazioni. “Collaborazione con la Giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo Governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti”, ha scritto il premier, attirando la dura replica della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che sempre via Twitter ha scritto: “Renzi, stimi l’India perchè rimanda a casa Latorre per 4 mesi dopo un’ischemia e 2 anni di detenzione illecita? Sei impazzito?”.
Duro anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha twittato: “Renzi, il massimo del servilismo. Ma dove hai la dignità? Ci hanno umiliato e offeso in tutti i modi e tu li ringrazi?”.
Più moderate invece le altre reazioni in ambienti politici: per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il rientro di Latorre “è confortante, ma non ci distoglie certo dalla volontà di trovare una soluzione rapida della vertenza con l’India”. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha apprezzato la decisione della Corte indiana, pur ricordando che “resta ferma la volontà e la determinazione del governo italiano a trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva a questa controversia”.
Alessandra Aurilia